01 Giugno 2023, 09.45
Val del Chiese
Sulle tracce della Storia

Viaggio della memoria in Boemia sui luoghi dell'esodo Ledrense

di Gianpaolo Capelli

Un gruppo di Ledrensi si è recato nei luoghi che hanno visto i loro concittadini emigrare nella guerra del 1915-1918 e con cui sono gemellati
VIDEO


“Ricordare il passato, per costruire il futuro”.
Con questo spirito un gruppo di Ledrensi alla fine di questo mese di maggio, dal 26 al 28, si è recato in Boemia in alcuni paesi che hanno visto l’esodo dei loro concittadini emigrare nella guerra del 1915-1918 e con cui sono gemellati.

Dalla Val di Ledro è partita la gita per Praga e la Boemia con cinquanta persone a cui si sono aggiunte una ventina di persone del coro “Cima Oro” arrivate in loco in aereo.
Trasferta organizzata dal “Comitato Gemellaggi Valle di Ledro” in collaborazione con il Comune Valle di Ledro, (e) la Cassa Rurale di Ledro e l’Associazione culturale amici della Boemia e della Moravia.

Presenti il sindaco Renato Girardi con l’assessore Roberto Sartori, la vicepresidente del “Comitato Gemellaggi” Luisa Boccagni, titolare della carica di Presidente del Comitato Gemellaggi di Ledro dal 2001 al 2021, con la segretaria Stefania Oradini.
L’attuale Presidente Tatiana Longhi non ha potuto essere presente per impegni pregressi.
Presenti anche la presidente e vicepresidente della “Associazione culturale Amici della Boemia e Moravia” Patrizia Bertolini e Klara Kytkova, importante la presenza del direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e del ex Senatore Franco Panizza.
Presenti inoltre anche Maurizio Mazzola, ex sindaco del Comune di Concei e  Achille Brigà, membro del Comitato Gemellaggi di Ledro ed ex sindaco di Ledro che con il compianto e amato Giuliano Pellegrini hanno iniziato e portato avanti il gemellaggio con i paesi Boemi.
Importante la presenza del ex direttore dell’Adige Pierangelo Giovanetti che ha presentato il libro scritto da Giuliano Pellegrini e Giovanni Terranova:
“Ricordi dell’esilio in Boemia e Moravia 1915-1919”edito dal Centro Studi Judicaria.

Per chi non conosce i fatti
che portarono all’esilio dei Ledrensi nella Grande Guerra, ecco quanto recensito sul sito del Comune di Ledro.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale la Valle di Ledro, parte integrante dell’Impero austro-ungarico, era zona di confine con il Regno d’Italia. In seguito alla dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria la Valle di Ledro diventò il fronte che separava due eserciti, quello italiano schierato a sud della valle e quello austro-ungarico schierato sui monti a nord. Questa situazione comportava un evidente pericolo per l’incolumità della popolazione civile. A causa della pericolosità della situazione giunse l’obbligo per gli abitanti della Valle di abbandonare i propri paesi per una destinazione sconosciuta. La mattina del 22 maggio 1915 la popolazione ledrense trovò le case tappezzate dalla Notificazione dell’Imperial Regio Capitano di Riva che ordinava l’evacuazione per il giorno successivo, da effettuarsi entro 24 ore.

Gli uomini in età di leva, tra i 21 e i 42 anni già allo scoppio della guerra, nel 1914, vennero arruolati e partirono per il fronte.
“In 60.000 furono arruolati in Trentino, 12.000 non fecero più ritorno, sepolti nei cimiteri di guerra galiziani, nella Bucovina, sui Carpazi. Più di 14.000 rimasero feriti, 12.000 caddero prigionieri dei russi e rimasero isolati per anni dalle famiglie e dal resto d’Europa, anche dopo la fine della guerra, per lo scoppio della rivoluzione bolscevica”. (Intervento di Pierangelo Giovanetti, 24/11/2009)  
Gli sfollati furono quindi soprattutto donne, bambini e anziani, molti dei quali non avevano mai oltrepassato il confine della Valle.
Un po' di storia dell'esodo in Boemia.
Dopo aver sistemato le ultime cose nelle case, nelle stalle, nei campi e dopo aver nascosto sotto le assi del pavimento le provviste e i servizi buoni di piatti e lenzuola, la popolazione si mise in marcia per raggiungere la stazione ferroviaria di Riva del Garda.
Nessuno aveva idea di quale fosse la destinazione. Le uniche indicazioni fornite avvisavano della necessità di portare approvvigionamenti per qualche giorno di viaggio.
Caricata sui treni merci la popolazione ledrense intraprese il lungo tragitto che li avrebbe portati nelle zone più interne dell’Impero austro-ungarico, nell’Austria superiore, in Boemia e in Moravia.
Dopo tre, quattro giorni di viaggio giunsero a destinazione.
I paesi in cui vennero dislocati avevano nomi strani, difficili anche solo da pronunciare.
All’inizio fu molto dura. Si soffriva la fame, non si capiva la lingua e la popolazione locale diffidava dei profughi italiani che chiamavano dispregiativamente “talianski” ma, con il passare del tempo le cose migliorarono. Tutti gli uomini erano al fronte, c’era quindi una grande necessità di manodopera per lavorare i campi e gli italiani, soprattutto le donne, diedero dimostrazione di grande volontà, operosità e onestà.
Così facendo i ledrensi conquistarono la fiducia delle popolazioni boeme, impararono la lingua e si instaurarono rapporti di grande amicizia che, una volta tornati in Valle, sopravvissero al tempo e alla distanza.

Terminata la guerra, dopo quasi quattro anni di lontananza, tra la fine del 1918 e i primi mesi del 1919, i ledrensi poterono tornare alle loro case, in Valle di Ledro. Non fu semplice separarsi dagli amici boemi e soprattutto dai tanti cari che, non sopravvissuti a questa tragica esperienza, vennero sepolti nei cimiteri delle terre d’esilio.
Nel 2008 a 90 anni dall’esilio forzato della popolazione ledrense nell’attuale Repubblica Ceca si è manifestata la volontà, da parte delle Amministrazioni della Valle di Ledro di rinsaldare quei rapporti di amicizia che, a quasi un secolo di distanza, non si sono mai dissolti.

Si è così deciso di stringere un Patto di gemellaggio tra i sei Comuni della Valle di Ledro, Molina, Pieve, Bezzecca, Concei, Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra, con otto Comuni cechi, Buštěhrad, Chyňava, Doksy, Milín, Nový Knín, Příbram, Ptice e Všeň, a ricordo dell’esperienza passata e come auspicio di cordiali e amichevoli rapporti futuri.

Ritornando al viaggio commemorativo dei ledrensi in Boemia, ecco in sintesi le loro tappe.
Venerdì 26 maggio,  sosta a Praga per la visita guidata alla stupenda città.
Sabato 27 maggio, giornata molto importante con la visita alla città di Příbram dove le autorità locali hanno inaugurato il parco dedicato alla Val di Ledro nel comune gemellato di Pribram.

Una panchina del parco è stata dedicata a Giuliano Pellegrini  in passato Amministratore di Ledro scomparso prematuramente il 21 settembre 2021 e fautore dei “Gemellaggio”.
Presente anche la moglie signora Patrizia Bertolini attuale presidente dell’Associazione culturale amici della Boemia e della Moravia. L’Associazione culturale è stata costituita da Giuliano Pellegrini nell’ottobre 2014 con un gruppo di stretti collaboratori e sostenitori del progetto della memoria.

Le pubblicazioni poste all’interno delle bacheche del parco sono molto esaustive sui rapporti della Val di Ledro con i paesi Boemi.
E’ stata poi la volta della scoprimento del monumento donato alla città di Pribram dal Comune di Ledro e rappresenta l’esodo di cento anni fa dei Ledrensi, opera dello scultore di Riva del Garda  Giovanni Bailoni, molto significativo.
Come spiegato dal suo esecutore Giovanni Bailoni , classe 1951, l’opera realizzata in collaborazione con “ Ledro Land Art,” donata al comune di Příbram e posta nel parco locale.

Il monumento è stato fatto con pezzi di lamiera di vari colori (e) assemblati insieme, su una struttura di legno di larice e ferro.
Rappresenta una delle tante famiglie partite nel 1915 per l’esilio: papà e mamma con un neonato in braccio e un bambino fanciullo.
Quel  “fagot o prosàc” posato a terra era il misero lenzuolo che raccoglieva allora le poche cose degli emigrati Ledrensi dei 15 kg che potevano portare
I canti sono stati accompagnati dal coro “Cima Oro”e dal coro voci bianche locali.
Altra giornata importante quella di domenica 28 maggio.
E’ stata celebrata la Santa messa solenne nella chiesa del importante Santuario di Svata Hora, dove gli sfollati Ledrensi sparsi nei paesi Boemi si ritrovavano ogni anno nel giorno del “Corpus Domini”   a pregare insieme.

È seguito il pranzo conviviale con le autorità e con ospiti e amici locali nelle sale dell’oratorio della chiesa.
Conclusione con la visita al monumento dedicato agli esuli Ledrensi inaugurato nel 2009. presenti le autorità boeme e italiane.
Le fotografie e i video sono a cura del pluri premiato fotografo Renzo Mazzola di Concei presente con la moglie alla trasferta.
La visita al monumento, che ricorda le persone decedute in  terra Boema durante l’esilio dei Ledrensi con la posa dei fiori della signora Patrizia Bertolini, moglie dello scomparso Giuliano Pellegrini,  ha concluso il viaggio.

Ecco quanto rilasciato dalla signora Patrizia Bertolini riguardo alla pubblicazione del marito Giuliano e di Giovanni Terranova:
“Lo scorso 8 dicembre a Ledro è stato presentato il libro “Ricordi dell’esilio in Boemia e Moravia 1915-1919”, tra gli ospiti la Signora Jitka Pavlovicovȧ segretaria dell’Ambasciata Ceca a Roma. Successivamente è stato presentato a Mattarello vicino a Trento lo scorso 31 marzo, entrambe le presentazioni si sono svolte con la collaborazione di Dario Colombo e Graziano Riccadonna del Centro Studi Judicaria.
Nel mese di aprile scorso, l’Associazione culturale amici della Boemia e della Moravia ha organizzato un viaggio in Moravia dove il libro è stato illustrato a Olomouc presso la biblioteca scientifica di ricerca alla presenza del Vicedirettore Martin Kucera, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga dott. Fabrizio Iurlano e altre Autorità della Regione di Olomouc.”

Per chi volesse documentarsi storicamente è importante la pubblicazione  del libro “Ricordi dell’esilio in Boemia e Moravia 1915-1919” a cura di Giuliano Pellegrini e Giovanni Terranova 2022 e la recente opera di Dario Colombo “Boemia -Il popolo scomparso” pubblicato lo scorso 23 maggio.
Bravi i concittadini Ledrensi che hanno voluto onorare e ricordare i loro padri e nonni lontani da casa nella Grande Guerra, è sempre attuale quanto scritto da Cicerone: “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita.”

Nel video allegato
testimonianze visive della trasferta in Boemia dei partecipanti.

Gianpaolo Capelli

foto 1 Pribran-Boemia Santuario di Svata Hora i Ledrensi con il Clero locale
foto 2 In amicizia davanti al monumento appena inaugurato di Giovanni Bailoni
foto 3 Il coro Cima Oro della Val di Ledro con il coro Voci Bianche di Pribran
foto 4 Foto ricordo


video I LEDRENSI IN BOEMIA CON I PAESI GEMELLATI IN RICORDO DELL’ESILIO DEI LORO CONCITTADINI NELLA GRANDE GUERRA
Un video di Gianpaolo Capelli con foto e video di Renzo Mazzola Questo e altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV




Vedi anche
16/06/2013 09:00

Torna il «Viaggio nella Memoria» Per iniziativa dell'associazione culturale Violet Moon, dal 25 al 28 ottobre tre giorni da Brescia a Cracovia per la visita alla citt e al campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau

18/09/2018 14:55

Il Cai Vestone nei luoghi della Grande Guerra Il diario di viaggio dei giovani alpinisti, divisi nei gruppi Base e Avanzato, prosegue con il racconto delle due rispettive escursioni, effettuate in contemporanea, in un ambiente ricco di suggestioni storiche 

17/05/2017 11:01

Sulle tracce della Resistenza Interessante viaggio quello effettuato martedì fra Provaglio Valsabbia e le Pertiche, sui luoghi simbolo della Resistenza in Valle Sabbia, col fondamentale ed apprezzato supporto dell’Anpi e degli esperti Biati e Bonomi

15/07/2011 13:52

Storia e natura sul sentiero della Resistenza Fa tappa domenica 17 luglio a Pertica Bassa e Pertica Alta l’iniziativa “Luoghi di cultura, luoghi d’incontro...” con i consueti due appuntamenti fra museo e biblioteca.

30/11/2011 09:00

Un tuffo nella Preistoria Due laboratorio per bambini concluderanno l'iniziativa "Luoghi di cultura, luoghi d'incontro" domenica prossima a Bione.




Altre da Val del Chiese
22/04/2024

A Storo la Prima comunione comunitaria

Grande festa ieri a Storo per la comunione comunitaria di bambini e bambine della Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto”, che incorpora i paesi di Storo, Darzo, Lodrone, Riccomassimo, Baitoni e Bondone

19/04/2024

A Baitoni la Festa dei Vigili del Fuoco Volontari

Il corpo dei Vigili del Fuoco di Bondone e Baitoni, comandato da Nicola Zaninelli, è composto da 18 vigili e 7 allievi. Gli interventi che lo vedono impegnato riguardano principalmente emergenze sul lago d’Idro, nei centri abitati e nei boschi della zona

10/04/2024

Oggi il check up assicurativo si chiede in Cassa Rurale

Un'opportunità che La Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella, da sempre attiva promotrice del benessere sociale ed economico, offre a tutti i suoi soci e clienti

05/04/2024

Un lago bello alto

Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare

04/04/2024

Il ponte incastrato a Storo

Strada troppo stretta o eccesso d’ottimismo da parte del camionista?

02/04/2024

È tornato il sole

Torna il sole e ci rimarrà per alcuni giorni. Ma alcune ferite dovute al maltempo restano, su un territorio che è arrivato vicino al collasso

01/04/2024

Chiusa la 237 del Caffaro

Un torrente di fango ha invaso l’arteria in località Barambana, fra Darzo e Storo. Evento ancora in corso

29/03/2024

Nuova frana in Val di Ledro

Un distacco di roccia imponente proprio nel cantiere di Mezzolago ha portato al collasso il muro di contenimento con una crepa di 8 metri

28/03/2024

Venerdì Santo con la processione delle bore

A Storo la Via Crucis serale sarà accompagnata da “I Batedùr de bore”, perpetuando un’antica tradizione
VIDEO

25/03/2024

Arriva il Portale Cai dell'Escursionista

Entro l'inizio dell'estate trovare rifugi e strutture dove pernottare lungo sentieri e vie alpinistiche sarà molto più facile grazie alla nuova iniziativa del Club Alpino Italiano con il supporto del Ministero del Turismo