25 Settembre 2013, 07.00
Serle Paitone Prevalle
Lettere

Uomini e marmo di un tempo lontano

di Susanna Bonomini

Certe fotografie, anche se non sono state fatte da fotografi professionisti o famosi, non hanno le inquadrature giuste e non hanno vinto premi speciali, sono speciali lo stesso. Perch contengono un profumo


Si tratta del profumo di un tempo che non c’è più… ma che tutti noi, possiamo ritrovare se, incuranti della fretta, ci fermiamo ad osservarle in silenzio. Allora la fotografia potrà raccontandoci molto… 
Così è per le foto dei cavatori di marmo, queste foto ci raccontano di montagne fatte di pietra preziosa, che nelle mattine d’inverno la brina, rendeva fredda e gelida, come solo il soffio della morte sa essere.
 
Ci raccontano di ciò che si intravede sparsi fra i blocchi di pietra e le lastre e i sassi.
A prima vista sembrano formichine nere o scarafaggi invece, si tratta di uomini. E, mescolati, fra quegli uomini, ci sono anche ragazzini (talvolta bambini), questi erano spesso figli dei cavatori; l’intera discendenza maschile di un cavatore diventava, a sua volta, cavatore. Mestiere che veniva insegnato con orgoglio e che veniva assimilato con fierezza. Un senso di appartenenza e continuità per un lavoro bestiale, massacrante, che logorava i corpi…
 
Perché in cava, la vita non era dura solo in inverno.. In estate riusciva a essere peggio.
Il sole sembrava così forte da spaccarle, lui, le pietre!  E riusciva ad accecare gli occhi e “lessava” i cervelli…
E al calar del sole,  per placare il dolore della pelle arrossata non c’era neanche una buona crema dopo-sole. Quella pelle arsa e infiammata si riempiva di piaghe e le scottature si succedevano una dopo l’altra per tutta l’estate.
 
In quelle caldissime giornate, in cava, non c’era la possibilità di trovare un po’ d’ombra e fermarsi a riposare.
Nessuno, per quanto fosse piccolo, aveva un trattamento di favore. Nemmeno se al ragazzino sulle mani comparivano le piaghe che solo il tempo, lentamente, avrebbe trasformato in calli, questi veniva coccolato, mai, neanche un po’…
A quei tempi, i “grandi” insegnavano ai piccoli ad essere forti, e soprattutto a non lamentarsi ma ad affrontare coraggiosamente le difficoltà della vita.

E anche se distruggeva il fisico, quel marmo, dava molto di più che la possibilità di vivere. Il marmo dava loro dignità. 
Diventare un bravo cavatore, un bravo marmista, non significava arricchirsi o diventar famoso, la celebrità allora, non era un obbiettivo. Quello che importava era essere capaci nel proprio lavoro, perché quello era il vanto, l’orgoglio, la rispettabilità.
 
Quegli uomini sapevano che, grazie al loro lavoro, abili scalpellini avrebbero lavorato e plasmato quel marmo per  rendere maestosi l’interni delle nostre chiese, imponenti le scalinate dei palazzi, grandiosi i monumenti, sfarzosi i musei e non solo a Brescia, ma in tutto il mondo.
La loro fatica e la professionalità li rendeva parte di un progetto di bellezza e di arte che avrebbe parlato a molte generazioni nel tempo.
 
Purtroppo, non credo esistano vie o piazze che portino il nome del cavatore più svelto, più severo, o più generoso, e nemmeno i nomi di tutti quelli che sono morti, (il bilancio di vite umane è gravoso ancora nei primi 900), è triste sapere che anche allora, si moriva per la sola ragione che si lavorava.
Ecco, perché bisogna guardarle bene certe fotografie. Esse hanno voce, contengono i brusii e le urla di quegli uomini, contengono le loro risate e le loro lacrime, contengono la gioia e la rabbia, e anche le bestemmie, le liti... Contengono vita.
 
Discorso diverso è, per molte cave del giorno d’oggi dove la mano dell’uomo si limita a portare desolazione e a trasformare in poco tempo il marmo niente, perché il cemento nulla avrà di artistico e di poetico.
Provate a far fotografare lo scempio del giorno d’oggi ai migliori fotografi del mondo. Essi riusciranno a fare foto meravigliose, suggestive, tecnicamente perfette. Ma testimonieranno una realtà ben più triste.
E nemmeno con gli effetti speciali o i ritocchi al computer quelle foto riusciranno ad essere aromatizzate e a raccontarci di quel profumo… Perché la tenerezza e la ruvidità della vita, può insegnarle solo chi le ha conosciute davvero.
 
Susanna  Bonomini  
                                                                     
PS. Vi assicuro di non essere figlia di un cavatore. Sono figlia di un cuoco e sono nata a Milano. Ma un giorno, per caso, ho visto le foto dei cavatori, e affascinata mi sono fermata ad ascoltare…
 


Commenti:
ID36248 - 25/09/2013 12:17:22 - (sonia.c) - non c'è davvero bisogno di essere parenti di cavatori..

c'è bisogno di avere la sua sensibilità. grazie.

ID36294 - 26/09/2013 13:38:40 - (UN SORRISO) -

Bellisimo.

Aggiungi commento:

Vedi anche
24/05/2016 10:11

Bufera sulla Valferro L'hanno chiamata "Operazione Sandwich" e riguarda lo smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi come quelli che contengono Pcb. Indagati ed interdetti il proprietario della Valferro Srl di Prevalle ed il figlio, insieme ad altre 15 persone. Aggiornamento ore 8:00

22/10/2007 00:00

Un uomo disperso nel bosco Grida di aiuto sono state udite distintamente ieri sera poco prima di mezzanotte da alcuni abitanti di Vallio Terme che hanno allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini del Soccorso alpino.

17/04/2009 00:00

Oggi al via le prove speciali valsabbine Con la PS-spettacolo di ieri sera al kartodromo di Lonato hanno preso il via le sfide a cronometro del 33 Rally 1000 Miglia. Oggi le Prove Speciali di Capovalle, domani quelle delle Pertiche e del Cavallino, con alcune novit.

22/09/2013 07:09

Valsabbini motorizzati all'Elba Dopo tre giornate di gara e quattordici prove speciali, Nicholas Montini e Michele Ognibeni, valsabbini di Sabbio Chiese, con una Porche 911 hanno vinto il XXV Rallye Elba Storico - Trofeo Locman Italy.

01/12/2022 12:00

L'Ecomuseo del Botticino premia il talento Sono tre i premiati (più due menzioni speciali) che hanno ricevuto il riconoscimento dell’ente sovraccomunale consegnato domenica a Nuvolento alla presenza delle autorità del territorio




Altre da Paitone
09/04/2024

Rinasce il Centro anziani

Taglio del nastro con dedica al fondatore per la riapertura del “Passatép” il centro anziani di Paitone che riparte con un nuovo gruppo di volontari

05/04/2024

Giornata Ecologica, una camminata per ripulire l'ambiente

E' del Comune di Paitone l'iniziativa che questa domenica, 7 aprile, vedrà impegnato un gruppo di volontari nella pulizia del territorio dai rifiuti abbandonati. La partecipazione è aperta a chiunque voglia dare una mano

19/03/2024

Una storia di rinascita al femminile

Questo mercoledì, per la rassegna Donne per le donne, la presentazione di ‘Anna si è svegliata’, la storia di una donna fragile che dopo anni di apatia riprende in mano la sua vita.

08/03/2024

«Su e giù per Paitù» nel ricordo di Luca

Domenica un’escursione guidata in mountain bike e in E-bike nei luoghi più caratteristici del paese per ricordare Luca Colosio volontario della Spac tragicamente scomparso

05/03/2024

A Paitone il film "Il diritto di contare"

Questa domenica, 10 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna la proiezione del film sulla storia vera di Katherine Johnson, una matematica e fisica della Virginia segregazionista approdata alla Nasa

04/03/2024

Donne per le Donne, un mese di eventi

Sempre più Comuni aderiscono all'iniziativa, agenda fitta per il Mese Rosa

01/03/2024

Il Municipio di domani

Come potrebbe essere il palazzo municipale del futuro? Una giovane diplomata all'Accademia di belle arti Santa Giulia ha provato ad immaginarlo (e a progettarlo)

23/02/2024

Un nuovo svago per i nostri amici a quattro zampe

Lavori in corso per una nuova area cani nel parco del centro sportivo di Paitone

14/02/2024

Lavori in corso per la nuova caserma dei volontari dei Vigili del Fuoco

Sono in corso i lavori per la nuova sede dei volontari dei Vigili del Fuoco di Paitone che servirà i comuni della bassa Valsabbia e dintorni

06/02/2024

Il Giorno del ricordo, la tragedia delle foibe

Il 10 febbraio di quest'anno ricorre il ventesimo anniversario dell’istituzione del Giorno del ricordo per ricordare le vittime delle foibe e dell'esodo Giuliano-Dalmata

(3)