Da Sabbio a Salò, contro la violenza sulle donne

Sedici chilometri a piedi dividono il Centro Antiviolenza Chiare Acque di Salò, gestito dall’Associazione Casa delle Donne di Brescia, da uno dei suoi sportelli decentrati, ubicato a Sabbio Chiese; è un cammino che vuole “idealmente” rappresentare il percorso che una donna deve affrontare per affrancarsi da un’esperienza di violenza subita e che è ovviamente ben più lungo e faticoso, ma… non è sola.

Oltre 100 persone si metteranno in cammino Sabato 21 Maggio a partire dalle ore 15 dal municipio di Sabbio Chiese, dove si trova lo sportello decentrato, per raggiungere la sede del Centro Antiviolenza Chiare Acque in Via Fantoni 86 a Salò.

L’iniziativa, organizzata dal Centro Antiviolenza Chiare Acque di Salò ha avuto il sostegno significativo del Comune di Sabbio Chiese ed il patrocinio del Comune di Salò.

Il percorso si snoda lungo la Valle Sabbia fino al Lago di Garda, con il preciso intento di far conoscere la presenza di questi luoghi di accoglienza per tutte le donne che subiscono una qualsiasi forma di violenza: psicologica, economica, sessuale fino alla violenza fisica e allo stalking.  Centri Antiviolenza nei quali le donne possono recarsi in tutta libertà e sicurezza, dove verranno ascoltate, supportate, accolte senza giudizio alcuno e nel pieno rispetto della loro privacy e della loro volontà. Nei Centri antiviolenza NON si denuncia, NON si trasmette all’esterno nessuna informazione, NON si giudica. La volontà della donna è al centro di qualsiasi percorso di autonomia e di qualsiasi servizio verrà attivato in suo favore, in forma totalmente gratuita.

“È fondamentale la massima diffusione della conoscenza – fanno sapere dall’associazione -, rispetto a dove sono dislocati il Centro e i suoi Sportelli d’ascolto e quali sono i servizi e le modalità con le quali vengono accolte le donne”.

Nell’anno 2021, il Centro Chiare Acque di Salò e i suoi sportelli decentrati presso i comuni di Sabbio Chiese, Ghedi e Carpenedolo, hanno accolto, ascoltato, fornito servizi di supporto psicologico e legale, a circa 200 donne. Ma la violenza sommersa è ancora un fenomeno troppo esteso. Solo attraverso la conoscenza di queste realtà, con il supporto della società civile e delle Istituzioni, sarà possibile raggiungere il più alto numero di donne in difficoltà e che, forse anche a causa della mancanza di conoscenza di quanto un Centro Antiviolenza può fare per loro, ancora temono ad accedere in questi luoghi. Forse non sanno che verranno accolte da altre donne, le operatrici di accoglienza, formate specificatamente sul tema della violenza sulle donne e con le quali potranno costruire un percorso di fuoriuscita dalla loro situazione, rispettoso dei loro tempi e delle loro volontà.

Il Centro Chiare Acque ringrazia tutte le realtà private ed istituzioni pubbliche che hanno contribuito all’organizzazione di questa iniziativa e ringrazia soprattutto, idealmente, una per una tutte le persone, donne e uomini, che con entusiasmo hanno prenotato per la partecipazione all’evento, perché siamo certe che ognuna di loro sarà a sua volta veicolo di diffusione, conoscenza, sensibilizzazione a supporto all’opera del Centro Antiviolenza Chiare Acque.