Sette coltellate

Almeno sette coltellate: alle braccia, al fianco e alle gambe. E una ragazzina di 14 anni finisce in ospedale in codice rosso.
È successo nel primo pomeriggio di ieri alla fermata del bus dei Tormini, a Roè Volciano.
Ad infierire i fendenti un'altra ragazzina, di 15 anni.

Le due si sono azzuffate, sembra, per futili motivi: un ragazzo conteso.
Sul posto sono arrivati subito i carabinieri, che stanno ricostruendo l'accaduto, gli agenti della Locale della Valle Sabbia ed un'ambulanza.

L'aggressione, in due tempi, prima una "normale" lite, per quanto violenta, pochi secondi dopo all'arma bianca, davanti allo sguardo divertito di decine di altri adolescenti.
Pochi si prodigano per separare le due contendenti: altri incitano, bestemmiano e filmano, diffondendo poi le immagini sulle chat.

«Siamo arrivati fino all’accoltellamento fra adolescenti. Chissà a cosa ancora dovremo assistere».
Così il sindaco di Roè Volciano, Mario Apollonio, al quale abbiamo chiesto di commentare l’accaduto: due ragazzine, di 14 e 15 anni, che si sono prese a pugni e calci, incitate da altri coetanei.

E non era finita lì. Come si vede nei video girati dagli stessi ragazzi, dopo un attimo di pausa, le due hanno preso nuovamente ad accapigliarsi, fino a quando è spuntato addirittura un coltello.

Va detto: c’era una moltitudine di ragazzini che con gergo spesso scurrile osservavano la scena sghignazzando, ma c’era anche chi si prodigava per separare le due contendenti.

Apollonio aggiunge: «Questa è solo la punta dell’iceberg della condizione giovanile attuale. Da troppo tempo ormai, infatti, ci ritroviamo a fare i conti con episodi di violenza, anche se non con le coltellate. Ci sono giovani e anche giovanissimi fuori controllo che spesso la sera e la notte si divertono a distruggere gli arredi pubblici esercitandosi a colpi di karate sulle staccionate, distruggendo i parchi gioco. Tanto che in alcuni punti della nostra ciclabile abbiamo già progettato di realizzare indistruttibili staccionate in acciaio».

«A cosa è dovuto questo fenomeno? Credo che almeno in parte la responsabilità di questo degrado giovanile sia delle famiglie: per ragioni diverse temo che molti genitori non abbiano alcuna idea di ciò che fanno i loro figli quando non sono fra le mura domestiche. Noi più che chiedere alle forze dell’ordine di controllare più spesso parchi e luoghi pubblici per arginare il fenomeno non possiamo fare».

La fermata dei Tormini, dove è successo il fattaccio, è un crocevia obbligatorio per molti studenti, anche se la scuola più vicina è il Cfp Scar di Roè: «Ci hanno detto che non sono due delle nostre ragazze, per fortuna – ci dicono dalla professionale -. Non che da noi manchino i problemi con i ragazzi: ci sono state anche perquisizioni fra le aule con i cani antidroga e nel limite delle risorse attiviamo progetti specifici, ma si fatica a gestire il fenomeno».

Intanto in paese le voci si rincorrono e a stupire è soprattutto il fatto che ad arrivare a questo punto, ad accoltellarsi, siano state due ragazzine.