Riprendono le visite ai bunker

Situati uno sotto l'ex scuola elementare e l'altro sulla pista ciclabile verso Tormini i due bunker della Seconda guerra mondiale hanno già catturato l’attenzione di migliaia di visitatori nelle due stagioni di apertura.

Ora, da questa domenica 3 marzo, riprendono le visite grazie all’associazione  Xtreme Adventure di Brescia, che due anni fa, con il supporto dell’amministrazione comunale, ha sistemato il percorso rendendo fruibile al pubblico.

La presenza sia di una polveriera che dello scalo merci della ferrovia Rezzato-Vobarno rendevano Roè un obbiettivo sensibile ai bombardamenti, fortunatamente poi mai avvenuti ma un anziano racconta che durante la ritirata tedesca i rifugi furono usati dai cittadini: la gente del paese, temendo per la propria vita, qui si rifugiava. Circa 100 persone sono rimaste all'interno per 10 giorni, sedute su panchine di legno, con un solo bagno a disposizione e con due ingressi e uscite, per disporre di una via di fuga alternativa.

C'è anche un aspetto geologico: in questi 80 anni, infatti, la natura s'è insinuata ovunque e si è ripresa i suoi spazi. Uno dei rifugi è ora opere d'arte, con pareti, soffitti, scale e pavimenti ricoperti di calcare per via delle infiltrazioni d'acqua e di stalattiti sul soffitto; non più struttura in cemento ma grotta naturale in calcare.

Ad accompagnare nelle visite di questi ambienti carichi di storia, ma anche di fascino e suggestione, sono gli speleologi del gruppo XTreme; il percorso è adatto a tutti e dura in media 90 minuti, unica raccomandazione: indossare abbigliamento e calzature comodi.

Tutte le info su: https://www.xtremeadventure.it/bunker-di-roe-volciano/