31 Maggio 2011, 09.52
Provincia
AssComiConf

Palloncini neri per la seconda fascia

di red.

Oggi pomeriggio a partire dalle 14, il municipio di Breno ospiterŕ un’assemblea dell’Associazione Comuni di Confine.

 
Per l’occasione saranno presenti soprattutto gli amministratori lombardo-veneti “di seconda fascia” con l’intenzione di approvare un documento che conterterà le modalità di assegnazione dei fondi (EURO 160 MILIONI) destinati ai Comuni di Confine.
 
“Non accettiamo le interpretazioni ed i punteggi assegnati per i Comuni in quanto si ritiene incredibile ed impossibile che tali risorse vengano destinate a progetti di NON INTERESSE COMUNALE – scrivono in una nota dall’AssComiConf – , i 454 sindaci dell’associazione rivendicano la titolarietà della scelta delle priorità a cui destinare questi fondi. Non accettano di dover essere sottoposti a punteggi e graduatorie decise da chi non vive il territorio”.
 
“Non è possibile – afferma il presidente AssComiConf Marco Scalvini – che i Comuni destinatari di tali fondi non siano stati interpellati tramite l’associazione per sentire, a titolo consultivo, un parere in merito”.
AssComiconf chiede l’assegnazione dei fondi calcolati in circa 2 milioni e 600 mila euro per ogni Comune con la possibilità dei Sindaci di disporne nel modo migliore.
 
“Se un Sindaco non sarà in grado di fare ciò che la popolazione ritiene prioritario, sarà mandato a casa perché non in grado di gestire queste opportunità”.
L’idea è che i Comuni di seconda fascia, contigui ai Comuni di confine, possano partecipare a progetti cofinanziati tramite convenzione con i Comuni di confine.
 
E dall’AssComiconf fanno anche un esempio:
«Ogni Comune di Confine, ottenendo un finanziamento di Euro 2 milioni e 600 mila, può destinare autonomamente ed indipendentemente Euro 50 mila per nuove attività imprenditoriali giovanili fino a 35 anni su un importo imprenditoriale di Euro 100 mila.
Il resto della somma può essere destinata a sostegno delle associazioni di volontariato e/o opere pubbliche per l’illuminazione, fognature, acquisto scuola bus, abbattimento barriere architettoniche, corsi per terza età, cultura e promozione del territorio. Il DPCM prevede i soldi da erogare esclusivamente in spesa strutturale ma se c’è la volontà politica, tutte queste risorse possono essere destinate a pagare i mutui dei Comuni e liberare somme in spesa corrente per consentire al Sindaco il costituzionale diritto a gestire direttamente le priorità del territorio».
 
E prevista anche un’azione dimostrativa:
«Da Breno verranno liberati in cielo i 48 palloncini neri, in segno di lutto, per farli arrivare tramite Divina Provvidenza al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Silvio Berlusconi e al presidente dell’ODI (Organismo per la Distribuzione delle Risorse) Brancher.
Trasporteranno una fascia tricolore con dedica: AssComiConf 454 Comuni che soffrono».
 


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