06 Luglio 2011, 07.57
Prevalle
Giustizia

Uccise la zia e ferì la cugina, 20 anni

di red.

Emiliano Dolcetti č stato ritenuto colpevole dei reati di omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d'arma.

 
Venti anni di carcere. Questa la pena che deve scontare Emiliano Dolcetti, 35 anni, che il 17 luglio scorso a Prevalle uccise a colpi d’ascia la zia Carla Ruffatto di 83 anni e ferì la cugina Franca Dolcetti di 59 anni.
Dolcetti quindi è stato ritenuto colpevole d’omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d’arma.
La condanna giunge al termine del processo con rito abbreviato e quindi l’imputato ha beneficiato anche dello sconto di un terzo della pena.
 
Quel giorno di luglio faceva caldo e Dolcetti, che si arrovellava in problemi di droga, uscì di casa verso mezzogiorno dicendo che sarebbe andato a comprare le sigarette.
Da casa raggiunse l’abitazione della zia. Riuscì a farsi aprire con uno stratagemma, sostenendo che doveva consegnare una lettera. Una volta in casa si avventò contro le parenti. La cugina Franca Dolcetti venne colpita al capo riportando una ferita per cui si sarebbero poi resi necessari 16 punti di sutura.
 
I colpi d’ascia non lasciarono invece scampo alla zia Carla Ruffatto. Poi Dolcetti fuggì e si rifugiò a pochi chilometri di distanza, lungo il fiume Chiese. Rimase per ore su un albero. Nell’abitazione di Prevalle in cui era avvenuto il dramma, nel frattempo Carla Dolcetti era riuscita a chiedere aiuto. Distesa sul pavimento era riuscita a far cadere per terra il cellulare e a digitare uno dei numeri preimpostati. Poco dopo arrivarono i sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Brescia e della stazione di Nuvolento. Carla Dolcetti venne salvata, mentre iniziarono le ricerche dell’omicida.
 
Fu un ragazzo a notarlo e a segnalarlo ai carabinieri. E proprio uno dei militari, di cui Dolcetti si fidava, lo convinse, senza particolari problemi a costituirsi. «L’ho fatta grossa stavolta, vero?», disse al carabiniere, mentre saliva sull’auto che l’avrebbe portato in caserma. L’avvocato Marino Colosio, legale di Dolcetti, aveva chiesto che l’aggressione alla cugina non venisse considerata un tentato omicidio, ma derubricata in lesioni. Una richiesta non accolta dal giudice. Ieri Franca Dolcetti ha precisato che l’imputato «non si è mai scusato, non ha mai detto nemmeno “ciao”». Il giudice ha fissato la provvisionale in 20mila euro, la parte civile ne aveva chiesti 100mila.
 
Fonte Il Giorno
 


Commenti:
ID11050 - 06/07/2011 10:28:00 - (giovane) - deve

averne pippata parecchia di cocaina per arrivare a questo epilogo.

ID11051 - 06/07/2011 10:43:00 - (Grande Puffo) -

come si fa a dare solo 20 anni ad uno così...

ID11052 - 06/07/2011 10:56:41 - (giovane) - perch

siamo in Italia e tu spera che ne faccia tutti e 20...

ID11060 - 06/07/2011 18:41:53 - (vallesabbia) - ne farà 2...

ne farà 2 dentro e 5 ai dimiciliari...

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