E' morto il pakistano investito a Prevalle

Le ferite si sono rivelate troppo gravi: � morto il pakistano, che domenica, alle 21.15, a Prevalle, mentre era in bicicletta � stato tamponato da un fuoristrada. Alle 10 di ieri, nella Rianimazione della Poliambulanza di Brescia, il suo cuore ha cessato di battere. La vittima � Muhammad Arshad, 32 anni, nato in Pakistan, regolare in Italia. Abitava a Prevalle.

L’incidente � avvenuto su un rettilineo della strada provinciale 116 (il vecchio tracciato della statale 45bis Gardesana), a Prevalle, in via Industriale, all’altezza del numero civico 50. L’uomo stava tornando a casa in bici: percorreva la provinciale proveniente da Gavardo in direzione di Prevalle. Davanti alla ditta Del Bono il ciclista � stato tamponato da un fuoristrada condotto da G. B., 57 anni, abitante a Serle, che procedeva nella medesima direzione.

Scaraventato sull’asfalto, il ferito, dopo i primi soccorsi ricevuti dagli automobilisti di passaggio e dal guidatore del fuoristrada, con un’ambulanza inviata dal 118 � stato portato prima all’ospedale di Gavardo e successivamente, date le sue gravi condizioni, in Rianimazione alla Poliambulanza di Brescia. Qui il 32enne, nonostante le cure di terapia intensiva, ha cessato di vivere alle 10 di ieri.
Il 9 maggio, sempre sulla provinciale 116 a Prevalle aveva perso la vita un motociclista di 47 anni di Villanuova scontratosi con un’auto.

Con la morte del giovane pakistano diventano 45 le vittime degli incidenti stradali avvenuti dall’inizio dell’anno nel Bresciano: 7 erano ciclisti. L’ultima disgrazia il 31 marzo a Montichiari, dove, sempre uno straniero, un 40enne rumeno domiciliato a Montichiari, era stato tamponato da un’auto.
Muhammad Harshad lavorava come operaio nella ditta �Oms� (Officina meccanica Saleri) di via Giovanni XXIII a Nuvolento. A Prevalle abitava con alcuni connazionali. Lascia la moglie e due figli, che risiedono in Pakistan.
Era venuto nel nostro Paese proprio per assicurare ai figli un futuro sereno.
I connazionali che vivono nell’entroterra gardesano e lo conoscevano sono ora impegnati a sbrigare le pratiche burocratiche e ad organizzare una colletta per far rientrare in Pakistan la salma per il funerale e la sepoltura.

(g. s.) dal Giornale di Brescia

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche