Clandestini e lavoro nero

Anche Prevalle deve fare i conti con il problema dello sfruttamento della manodopera clandestina, e naturalmente «in nero». Il nuovo contatto con la realtà si è verificato nelle ultime ore, a causa di una operazione portata a termine in collaborazione tra la polizia locale e gli agenti dell’Arma.

Un intervento che ha portato al fermo di tre immigrati asiatici: tre cittadini cinesi che lavoravano senza regole all’interno di un laboratorio tessile che, come accade spesso in casi come questo, veniva utilizzato anche come abitazione.

Lo stabile in questione si trova in via Fucine, ed è stato individuato dalle forze dell’ordine in seguito alla normale attività di controllo del territorio. Per essere sicuri di trovare quello che cercavano, gli agenti hanno organizzato l’irruzione nella casa-laboratorio all’alba.

Come è finita? Per uno degli stranieri è scattato l’ordine di espulsione, mentre per gli altri due il fermo è stato trasformato in arresto: erano entrambi già stati colpiti da un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale e non lo avevano rispettato.

L’operazione di cui parliamo, dicevamo, è stata gestita in modo congiunto fra i carabinieri della stazione di Nuvolento e la polizia locale di Prevalle al termine di una fase di sorveglianza del fabbricato poi perquisito.

M.FRE. da Bresciaoggi

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