17 Novembre 2010, 08.07
Pertica Bassa Vestone
Maltempo

Una frana isola la Pertica

di val.

Ancora una volta il terreno ha ceduto in località Pendina, lungo lo stesso impluvio teatro di periodiche frane.

 
A scivolare a valle ed occupare tutta la carreggiata, arrivando a lesionare il guard rail che separa l’asfalto dall’argine del Degnone, soprattutto fango e piante, compresa un longilinea «ösa» (frassino maggiore) che si è messa di traverso.
Nulla che non fosse possibile rimuovere con un’oretta di lavoro, con motosega, pala meccanica e camion.
 
Il terreno è scivolato a valle poche centinaia di metri dopo la vecchia centrale idroelettrica che si incontra uscendo da Vestone e prendendo ad arrampicarsi verso la Pertica Bassa.
Prima ancora del parcheggio della Corna 23, quindi ancora in territorio vestonese.
Sul posto si sono portati i Vigili del fuoco di Vestone che, dopo essersi assicurati che la frana non avesse causato danni a persone, hanno ispezionato attentamente il versante montano per assicurarsi che non vi fossero altri pericoli incombenti.
 
L’intera operazione ha causato la chiusura del più agevole fra gli accessi alla Pertica Bassa dalle ore 16 fino alle 21.
Per raggiungere le località ai piedi della Corna Blacca, gli abitanti e soprattutto gli operai al rientro dal lavoro, hanno dovuto fare il giro lungo dalla Pertica Alta o quello da Presegno, percorrendo fino a 25 chilometri in più.
Non è la prima volta, dicevamo, che in quella stessa località il fango o le pietre invadono la carreggiata, partendo un centinaio di metri più sopra. Cosa si aspetta a porvi definitivo rimedio?
 
Sembra che il problema possa essere di natura giuridico-normativa, più che altro: quell’impluvio che spesso scarica acqua (c’è anche un tombino a raccoglierla) e ogni tanto anche fango, alberi e pietre, non sarebbe inserito nel reticolo idrico al quale le amministrazioni fanno riferimento quando sono chiamate a prevenire il rischio idrogeologico: “Il terreno sopra la strada, dove parte sempre questa frana, è mio e la Provincia pretende che sia io ad effettuare le opere di consolidamento – ci confermava ieri il proprietario -. Mi conviene regalarglielo quel posto, compreso il fienile che c’è ancora più suâ€.
 
 


Commenti:
ID4959 - 17/11/2010 09:27:00 - (piergiacomo) -

assurdo, oltre ad avere il terreno espropriato dalla provicia per il passaggio della strada, uno dovrebbe pure pagare le spese per un intervento del genere.... Ridicoli....

ID4965 - 17/11/2010 14:28:00 - (Giachetti) - il terreno o lo sistema o lo vende!

e ci mancherebbe pure che non devi sistemare il tuo terreno!chi lo deve sistemare? la Provincia coi soldi di noi contribuenti??? mi domando cosa stiano aspettando le Istituzioni per imporre l'obbligo di sistemazione... che la frana cada sopra un'auto di passaggio?!

ID4974 - 18/11/2010 18:54:56 - (piergiacomo) - risposta al Sig Giachetti

che assurdità......se il terreno non gli fosse stato espropriato lui non sarebbe stato responsabile di niente, quindi la provincia dovrebbe mantenere la starda in sicurezza. Nessuno a chesto al proprietario se intendeva cedere il terreno, gli è stato espropriaro e basta.......

ID4984 - 19/11/2010 20:03:00 - (GiO) - A Giachetti!

Giachetti bevi di meno!

ID5003 - 20/11/2010 14:09:00 - (Bioparco) - Come funziona giuridicamente?

Mi piacerebbe sapere l'opinione di qualche avvocato, tipo quelli che scrivono nella rubrica "Riflessioni giuridiche". Personalmente penso che l'esproprio non abbia niente a che fare, poichè la parte espropriata non provoca il danno, ma lo subisce. Poi sembrerebbe che la strada esista solo da quando è stata espropriata, ma da quel che ne so è sempre esistita. Poi la miglior cosa è avere un giudizio tecnico, non le opinioni. Solidarietà a Giachetti per le parole di GiO: è offesa leggera, ma pur sempre un'offesa.

ID5020 - 21/11/2010 11:12:00 - (paol) - ma insomma

ma solo al sud no sotto il po che cade una foglia e deve intervenire l'esercito? noi chi siamo? a ho capito noi suamo i pulintù laura laura e poi basta. cade la frana sulla strada intervenga la regione o il comune la strada è la loro e allora la mettino in sucurezza.

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