02 Luglio 2011, 08.00
Lavenone
Atte

Nini De Carlo e la caccia

di Simone Fappanni

A partire da oggi, la Galleria Comunale di Lavenone ospita le opere di Giovanni "Nini" De Carlo, noto artista.

 
Il tema dell'esposizione, caratteristico anche se non esclusivo di questo eclettico creativo, è la caccia, rappresentata attraverso i suoi "protagonisti": la natura boschiva, i cani, le prede, ma mai il sangue o i cacciatori mentre sparano.
Scorrendo le pagine dell'elegante monografia che accompagna l'esposizione, allestita negli spazi di via Pertini, si evince quanto il disegno sia importante per questo autore, tant'è vero che diversi suoi soggetti, fra cui spiccano i felini, sono raffigurati con notevole perizia ideativa e brillante senso delle proporzioni.
 
Dal segno al colore il passo è piuttosto breve per De Carlo, tant'è vero che i suoi dipinti palesano una straordinaria compattezza cromatica in seno alla quale si svolgono campiture ove risalta un lavoro di abile impaginazione.
Le scene rappresentate non sono mai concitate, ma si svolgono secondo precise scansioni che corrispondono all'articolazione di piani prospettici estremamente definiti, come si riscontra anche nei tanti paesaggi in cui si coglie una linea dell'orizzonte che si perde ad libitum verso l'infinito.
Il cane con in bocca una preda è un'immagine senza dubbio d'effetto, ma non ha una crudezza gratuita: pare che De Carlo voglia rappresentare la caccia secondo lo spirito più antico, quello cioè della "ricerca del cibo", stando ben lontano da una visione stereotipata della stessa, iscrivibile in un macabro quanto disgustoso "passatempo", così si potrebbe definire.
 
«La mia grande passione per la caccia, ha detto Guillermo Arriaga, deriva dalla passione che nutro per gli animali. Mi piace la natura, soprattutto la natura umana, che è la più paradossale di tutte. E la caccia esprime  questo paradosso della condizione umana».
Le istantanee di caccia che ci propone "Ninni" hanno dunque una spontaneità coinvolgente, dovuta anche alla ricchezza di particolari e dettagli che rendono l'insieme estremamente realistico essendo, inoltre, perfettamente calato in una dimensione spazio-temporale ben precisa.
 
Ogni tocco diventa quindi importantissimo per definire l'insieme e si sostanzia in accentazioni tonali che risultano estremamente efficaci anche laddove certo sfumature risultano estremamente complesse da eseguire.
Una ricerca figurale completa, quella dell'artista bresciano, che anche nei numerosi ritratti come nelle scene bucoliche qui sinotticamente ricordate, possiede una propria strutturazione.
 
L'inaugurazione avverrà questo sabato 2 luglio alle 17.
La mostra "Dipinti... tra paesaggi, flora e fauna" rimarrà aperta fino al 24 luglio il venerdì dall 20 alle 22, sabato e festivi 10-12 e 16-20.
 
Simone Fappanni
 


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