Lettere: «quel sindaco mi convince poco»

Sul Giornale di Brescia un lettore risponde alla lettera di Augusta Salvaterra. Eccola.

�Sicuramente i modi e gli argomenti usati nella lettera del 7 dicembre dal sindaco del Comune di Idro, Augusta Salvaterra, per parlare, per l’ennesima volta, dei livelli delle acque del lago d’Idro, avranno creato parecchie perplessit� nei lettori e, credo, che voci ben pi� autorevoli della mia si faranno sentire.
Io comunque provo a dire la mia, sperando di trovare spazio nella sua seguita pagina.

Dando per scontato che ognuno tenta sempre di tirare l’acqua al suo mulino, le argomentazioni del sindaco mi hanno convinto poco.
Anzi... Mi sembra fuorviante fare riferimenti al Codice dell’ambiente, alla riforma Pac (Politica agraria comune) o strumentalizzare frasi del Papa Ratzinger per cercare di costruire un quadro generale senza dire che le riserve mondiali dei cereali stanno per esaurirsi (i prezzi dei mercati degli ultimi mesi lo dimostrano), mentre la popolazione della terra sta crescendo rapidamente e mentre invece quelli che muoiono di fame sono ancora, incredibilmente, tantissimi!

Il livello del lago d’Idro � diventato un problema proprio perch� quello che dovrebbe essere un semplice punto di incontro di tanti interessi, come quello dei rivieraschi, degli ambientalisti, dell’Enel e degli agricoltori, viene affrontato di petto, come mi � sembrato di scorgere nella lettera del sindaco.
Appoggiare la proposta della Provincia di Trento, che limita l’escursione del lago di un solo metro, � una provocazione!

La mia attivit�, vendendo prodotti e mezzi tecnici per l’agricoltura (sementi, fertilizzanti, agrofarmaci) mi porta tutti i giorni a condividere problemi e preoccupazioni con chi lavora la terra.
Mi sembra fin troppo scontato dire che l’acqua � per la terra una risorsa indispensabile e che condiziona la scelta di chi deve fare programmi.
Sentirsi dire che �bisogna cambiare metodo di irrigazione o cambiare coltura� sembra proprio un consiglio fuori luogo, oltre che campato in aria. Siccome irrigare i campi costa, non crede signora sindaca, che se ci fosse qualche coltura remunerativa che si produce senza acqua in molti l’avrebbero gi� fatto? Da pi� pulpiti si proclama che si deve salvare l’ambiente e il verde, ma come si fa a far vivere il verde senza acqua?
Non scoraggiamo i nostri agricoltori che sono i primi e veri tutori del nostro territorio!

Abbassando i toni, o ancor meglio, avanzando proposte concrete (come ho avuto modo di sentire del Consorzio di bonifica Medio Chiese), si pu� uscire da questa pericolosa impasse e nello stesso tempo garantire un equo utilizzo della contesa risorsa�.

FERNANDO SAVOLDI
Ciliverghe di Mazzano

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