Gare di cucina: L'Alberghiero fa scintille

C’è un riconoscimento in più da inserire nel già ricco «palmares» del Centro scolastico polivalente di Idro: l’istituto Alberghiero della struttura, infatti, ha conquistato il secondo posto assoluto in occasione del primo concorso agroalimentare-caseario organizzato dall’Associazione industriale bresciana.
Si è trattato di una gara itinerante, nel senso che gli organizzatori hanno visitato una per una le 11 scuole alberghiere (tra istituti superiori e Cfp) della provincia assistendo sul posto alle prove pratiche di Cucina e Sala.

«L’intento era quello di premiare sia le migliori realizzazioni culinarie sia il gusto estetico - spiegano in Aib - chiedendo ai ragazzi di elaborare un menù tipico locale in un percorso tra i prodotti tipici della nostra provincia. E l’invito era rivolto agli allievi del terzo anno, quelli in attesa dell’esame di qualifica».
I risultati? Il secondo gradino del podio, alle spalle dell’Ipssar di Desenzano, è stato occupato da Nicholas Grimaldi, Marcello Freddi e Daniel Pellegrini tra i fornelli e da Alan Giori e Jessica Serreli nel servizio in tavola, seguiti dai due insegnanti Dino Filippi per Cucina e Davide Baruzzi per Sala.

«Il nostro risultato è da sottolineare - commenta Filippi - non solo perchè evidenzia professionalità e capacità dei nostri ragazzi, ma soprattutto perchè a monte è maturato in un diverso bacino: mentre le altre scuole partecipanti erano alberghiere, quindi specializzate nella ristorazione, noi siamo un istituto che ospita 6 diversi indirizzi che spaziano dall’Itis al Liceo scientifico. Ed è ben diverso trovare cinque eccellenze scegliendo tra 25 ragazzi, come è capitato a noi, o magari tra 100, come hanno potuto fare altri».

«La nostra piccola realtà - conclude -, pur confrontandosi con grandi istituti ha dimostrato che la classe non è acqua».
Riservando al servizio in sala attenzione sia all’abbinamento dei vini sia a decorazioni e centri tavola, i ragazzi hanno preparato un menù a base di zuppetta di polenta con sarde cotte a vapore all’aroma di alloro, di risotto al tartufo nero della Valsabbia e robiola, di coregone del Garda al cartoccio e, per dolce, una variazione al latte con crema, spuma e gelatina.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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