Fra Idro e il Trentino soprattutto metadone

Sergio Micheli 47 anni di Idro, Giuseppe Sai 36 anni di Storo ed Emanuel Santini 37 enne di Arco, sono stati arrestati nell'ambito di una maxi-operazione anti-droga effettuata dalla Polizia di Stato di Riva del Garda che ha scoperto un vasto traffico di metadone che veniva spacciato in bottigliette del tutto simili a quelle di acqua minerale. Le indagini erano scattate nel febbraio scorso e parevano doversi concentrare su un giro di cocaina ed eroina.

Gli investigatori, pero', erano riusciti a sequestrare solo pochi grammi di stupefacente, a fronte di una fitta quanto sospetta rete di chiamate telefoniche ed incontri tra persone legate al mondo degli stupefacenti. Alcune intercettazioni avevano evidenziato l'originale richiesta di ''acqua d'Idro'', che ha messo in sospetto gli inquirenti. La svolta e' giunta quando uno spacciatore, fermato dai poliziotti, ha bevuto innanzi ai militi una mezza bottiglietta di acqua accusando poi un serio malore.

Si e' scoperto cosi' che il metadone, usato anche nelle fasi di disintossicazione, veniva spacciato in bottiglie da mezzo litro, del tutto simili a quelle messe in commercio nei bar e nei negozi di alimentari. E, oltre ai tre individui finiti in carcere, sono state denunciate altre 15 persone per aver consegnato il metadone a tossicodipendenti per conto dei tre principali gestori del traffico, mentre alri sono stati segnalati come consumatori.

Nella cittadina in riva all'Eridio, a dar manforte ai poliziotti, quali profondi conoscitori dell'area di intervento, si sono dati da fare anche i carabinieri della locale stazione, al comando del maresciallo La Rovere.

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