Metropolitana Brescia-Tormini: «Serve uno studio di fattibilità»

Si è svolto ieri mattina in Broletto a Brescia l’incontro promosso dalla Provincia di Brescia per discutere dell’ipotesi di prolungamento della metropolitana leggera da Sant’Eufemia a Tormini.

All’incontro erano invitati i sindaci dei comuni interessanti, i presidenti delle due Comunità montane di Valle Sabbia e Parco Alto Garda Bresciano, gli enti del trasporto provinciale e la ministra Mariastella Gelmini.

Nell’incontro è emersa la necessità di realizzare uno studio di fattibilità e di un progetto preliminari che metta in evidenza i costi di costruzione dell’infrastruttura, ma anche i costi di gestione, individui nel dettaglio un tracciato.

La Provincia ha fornito un’analisi del traffico attuale lungo le strade nella direzione est di Brescia e due possibili ipotesi di linea e di fermate (di cui riferiamo a parte).

Per il sindaco di Villanuova sul Clisi, Michele Zanardi «il merito dell'incontro di ieri di mattina in Provincia è stato quello di creare unità di intenti sulla viabilità e l'asse viario verso la Valle Sabbia e l’alto Garda, a cominciare dalle problematiche della 45 bis, una strada molto trafficata, con scarsa sicurezza, e il trasporto pubblico locale in sofferenza anche per il fatto che il fondo nazionale e regionale non soddisfa il fabbisogno del TPL».

«L'obiettivo – conclude Zanardi – è quello di sottoscrivere un accordo di programma per i vari enti per stendere un progetto preliminare che possa sfruttare il Front i fondi del PNR disponibili fino al 2026».

Soddisfatto dell’incontro anche il sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, che per primo aveva lanciato l’idea della metropolitana/tram fino a Tormini.

«Conosciamo tutti le problematiche della viabilità sulla 45 bis e la Sp 116, dal traffico agli incidenti. Uno studio della Provincia prevederebbe una diminuzione del traffico del 10% sulla viabilità ordinaria e questo sui grandi numeri del traffico attuale risulta già una diminuzione consistente».

«Nel frattempo – chiosa Comaglio – c’è la necessità comunque di intervenire sulla 45bis, a cominciare dallo snodo di Mazzano/Rezzato che va ripensato per rendere il traffico più scorrevole».

La ministra Gelmini ha chiarito i termini su come lo Stato potrebbe finanziare questo progetto: i fondi Pnrr per le grandi infrastrutture sono già stati quasi tutti assegnati anche perché vanno spesi entro il 2026. Questo però ha liberato altri fondi statali destinati a infrastrutture che potrebbero essere a disposizione.

Per questo c’è la necessità di uno studio di fattibilità e di un progetto preliminare che definisca i costi di realizzazione dell’opera e di gestione d’esercizio da poter presentare per finanziamenti.

Questo sarà formalizzato con un accordo di programma fra gli enti locali interessati con un incarico alla Provincia di realizzare un progetto preliminare che permetta di ragionare in maniera più concreta.

In foto:
. il tavolo con il presidente della Provincia Samuele Alghisi, la ministra Gelmini e i sindaci
. il sindco di Gavardo Davide Comaglio
. il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini