Sentiero irregolare sotto sequestro

E' finito sotto sequestro un cantiere aperto a Villanuova, in un'area collinare al confine con Gavardo, per un illecito poi verbalizzato dai Carabinieri forestali di Gavardo e Salò.

“La segnalazione – riporta Bresciaoggi - è partita da un lettore che, percorrendo uno storico sentiero, se lo è trovato sbarrato da un cancello posticcio sul quale, appunto, campeggia l'avviso di sequestro. Il tracciato è quello che dalla località di Casalicolo di Gavardo porta al complesso dell'ex cotonificio Ottolini in territorio di Villanuova. Un vecchio percorso pedonale che adesso, per una lunghezza di alcune centinaia di metri, è diventato carrozzabile in seguito a sbancamenti, ampliamenti e alla posa di un tratto di cemento nella sezione più ripida.

Ricostruendo la vicenda, si è scoperto che già nel 2010 un intervento di allargamento di questo percorso, disegnato interamente su terreni privati e lungo il quale si trovano tre edifici rimasti in disuso per anni, era finito nel mirino con la denuncia del proprietario di uno degli stabili, il quale sognava di arrivare a destinazione in auto. Adesso c'è stato un bis, partito teoricamente bene, con l'avallo degli enti pubblici interessati - Comunità Montana di Valle Sabbia e Comune -, ma finito male per il mancato rispetto delle prescrizioni al progetto fatte dall'ente comprensoriale di Nozza di Vestone.

Un secondo privato, la cui famiglia è proprietaria di un altro dei tre edifici già citati, ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione ad allargare e sistemare il sentiero rendendolo carrozzabile, ma si è fatto prendere la mano.

Probabilmente interessato a cogliere in tempo gli incentivi statali per la ristrutturazione della costruzione nelle sue disponibilità e a far passare meglio i mezzi di cantiere ha allargato il tracciato anche fino a 3 metri e 40 contro i 2,50 concessi, ha sbancato a monte un terreno a dir poco friabile, pieno di sassi e ghiaia, ignorando l'obbligo di consolidarlo, ha sistemato il piano d'usura violando un'altra prescrizione, ovvero usando anche residui di demolizioni edili, e non ha collocato alcuna canalina per la regimazione delle acque meteoriche”.

Sono stati posti sotto sequestro anche ulteriori 50 metri di pista forestale, realizzata dalla stessa persona senza alcuna richiesta di autorizzazione.