La Memoria apre il Centro diurno

All’interno di ampi locali, che fino a qualche tempo fa erano occupati dal reparto di Psichiatria del vicino ospedale, hanno trovato spazio un grande salone, due sale dedicate alle attività di riabilitazione cognitiva, una palestra, la biblioteca, tre bagni e spazi per la pet-terapy ed alcune altre stanzette di servizio.

Gli ospiti, tutto compreso nella retta, possono usufruire di colazione e pranzo, servizi di igiene personale, parrucchiera, manicure e pedicure, somministrazione di medicinali ed attività di animazione, con la tranquillità di avere a disposizione il personale qualificato della Casa di riposo.
La ristrutturazione e l’arredamento, compreso l’impianto di condizionamento estivo ed invernale dell’aria, è costato alla Fondazione La Memoria circa 100mila euro.

Il servizio, per un massimo di 25 ospiti, è attivo da questo lunedì sono già 15 quelli ad aver prenotato la loro presenza.
La retta intera è di 30 euro al giorno (minimo 3 giorni dell’arco della settimana) ai quali andranno ad aggiungersi 5 euro per il trasporto, per chi viene da più lontano e non può farlo in autonomia.
È possibile scegliere la mezza giornata a 20 euro, compreso il pasto, e la colazione se si sceglie il mattino.

Ieri il taglio del nastro, con la possibilità di visitare i locali.
Per l’occasione, oltre ai vertici della Fondazione, col presidente Fabrizio Mora in testa, erano presenti gli Amministrator della zona.

«La qualità della vita in un paese si misura anche con l’attenzione che si ha per le persone  in difficoltà e noi abbiamo voluto fare la nostra parte, con questo Centro diurno che è il primo nella zona» ha detto Mora, ringraziando quanti, dipendenti e non, a diverso tutolo, si sono adoperati per raggiungere l’obiettivo.

Per gli Amministratori della zona ha parlato il sindaco gavardese Davide Comaglio «emozionato ed orgoglioso» ricordando i momenti tragici della pandemia, «superati grazie anche all’incessante impegno dei volontari, senza il quale nulla nei nostri paesi sarebbe possibile».
Comaglio ha voluto anche ricordare la formulazione del nuovo statuto della Fondazione, redatto all’insegna della concordia, ringraziando il Cda per come lo sta interpretando: «con impegno e con passione».

Per la regione hanno preso la parola Floriano Massardi: «Complimenti a tutti voi che avete dimostrato di saper fare la differenza».
E Giorgio Bontempi, che fa parte anche della Commissione Servizi Sociali: «Questa apertura rappresenta una grande sensibilità nei confronti di una parte debole della popolazione. Rimango a disposizione, per quello che potrò fare, per avviare un lavoro di squadra».

Giovanmaria Flocchini, presidente della Comunità montana: «Le esigenze del nostro mondo cambiano di continuo: oggi si invecchia e non sempre stare a casa è agevole per gli anziani. Bisogna quindi inventare formule nuove di assistenza ed il Centro diurno per anziani va in questa direzione».

A don Cesare Polvara è stato affidato il compito di benedire i moltissimi presenti ed i nuovi locali.

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