Il presidio prosegue

Il presidio di protesta con striscioni e interventi per illustrare la questione ai passanti prosegue davanti al Broletto, sede della Prefettura e della Provincia, ad opera delle associazioni ambientaliste che da sempre lottano contro il progetto di costruire due depuratori a Gavardo e a Montichieari per depurare le fogne dei comuni gardesani.

Ieri il Comitato Gaia di Gavardo ha portato anche simbolicamente l’acqua del Chiese in Prefettura: il segretario del sodalizio Corrado Morettini, «il viandante innamorato del fiume», come lui stesso ama definirsi, è arrivato in piazza Paolo VI con una bottiglia di acqua prelevata alla sorgente del Chiese, a tremila metri di quota. «Chi ha scelto di costruire i depuratori per la collettazione del Garda a Gavardo e Montichiari, o chi sostiene che il Chiese è morto, non sa nemmeno come e dove nasce il fiume», sottolinea.

Poi il portavoce Filippo Grumi e gli altri membri di Gaia hanno percorso la città con lo striscione che dice chiaro “No al maxi depuratore del Garda sul fiume Chiese” in giro per la città, toccando il luoghi simbolo della Leonessa d’Italia.

«Il presidio è diventato una spina nel fianco per qualcuno - aggiunge Grumi del -. Ritengo che l'azione dovrebbe proseguire con manifestazioni ancora più "fastidiose": immagino Salò, davanti alla Comunità del Garda, o Padenghe, dove c'è la sede operativa di Acque Bresciane».

La protesta si allarga e anche nel weekend di Ferragosto proseguirà grazie alla presenza di associazioni, comitati e gente comune fino al 19 agosto.

«Nonostante le pressioni da varie parti e le visite dei funzionari della Questura che ci contestavano l’affissione degli striscioni sull’antico palazzo, siamo giunti, obbedienti, a soddisfare le richieste e continuare la nostra protesta civile contro un progetto sbagliato, deciso in barba al volere dei territori».

«Fino a giovedì 19 abbiamo l'autorizzazione a restare - spiega Gianluca Bordiga della Federazione del Tavolo delle Associazioni che amano il fiume Chiese -, poi si vedrà. Da qui è partita una manifestazione contro la nomina del commissario per la depurazione del Garda, e tutto il territorio sta rispondendo alla grande. Nei prossimi giorni attendiamo la partecipazione anche dei comitati del Mantovano e del Trentino».

Al presidio nei giorni scorsi hanno portato il loro appoggio il sindaco di Prevalle Damiano Giustacchini, quello di Muscoline Alessandro Benedetti e quello di Gavardo Davide Comaglio, in prima fila nella battaglia contro i depuratori sul fiume Chiese.