La Regione: «Progetto già completamente finanziato»

«Il progetto del depuratore del Garda non rientra nell'elenco delle 110 opere prioritarie finanziate con 64 milioni di euro dalla Regione Lombardia in quanto il costo dell'intervento è già interamente coperto dal contributo statale e dalla tariffa del servizio idrico, e pertanto non necessita di ulteriori risorse».

L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni replica al Comitato Gaia di Gavardo, che nei giorni scorsi aveva sottolineato come tra i 9 interventi urgenti in ordine alle opere in materia di servizio idrico integrato - per i quali arriveranno nella nostra provincia 10 milioni di euro nel triennio - non ci fosse appunto il collettamento della sponda bresciana del Benaco.

«Il quadro finanziario sottoscritto col protocollo d'intesa tra il ministero dell'Ambiente e le Regioni Lombardia e Veneto prevede una ripartizione di costo per le opere di 132 milioni per la sponda bresciana e 88 per quella veronese - precisa Pietro Foroni che la scorsa settimana aveva fatto il punto sui contributi messi a disposizione dell'Ato-. Dei 132 milioni di Brescia, 60 sarebbero coperti col contributo del ministero, mentre 72 sarebbero a carico della tariffa idrica».

La Regione «ribadisce comunque l'urgenza in ordine alla progettazione e realizzazione del collettore del Garda, e insiste affinché le autorità chiamate a mettere a punto l'agenda operativa dell'intervento strategico trovino in tempi rapidissimi le necessarie soluzioni».

In foto: l'assessore regionale Pietro Foroni