Sul campo per imparare il rispetto per l'ambiente

Quante volte diciamo che l’educazione passa anche da azioni pratiche, come far pulire dove si è sporcato. Questo è solitamente inteso in senso punitivo, per rimediare a un comportamento incivile. Ma può essere applicato anche in senso “preventivo-educativo”, come sta succedendo da qualche settimana a Gavardo, dove gli alunni dell’Istituto comprensivo, della primaria e delle medie, sono coinvolti con dei gruppi di volontari a ripulire di volta in volta aree diverse del paese.

Si tratta di un’azione di un più ampio progetto educativo iniziato dal mese di ottobre che vede coinvolta la scuola con i suoi quasi 800 alunni.

Il progetto, intitolato “Un unico pianeta”, è realizzato con la partnership di Legambiente, Sae e Comune di Gavardo che lo ha cofinanziato (insieme ad alcune aziende locali) e ne ha curato gli aspetti organizzativi. Si muove sulla scia dell’iniziata di Legambiente “Puliamo il mondo”.

Nelle uscite sul territorio sono coinvolti anche i volontari dei patti di cittadinanza che, con il solito entusiasmo, accompagnano i ragazzi per raccogliere i rifiuti gettati lungo le strade e nei parchi.
Questa attività durerà sino a novembre inoltrato e, a seguire, i volontari di Legambiente cureranno le lezioni in classe mostrando le azioni che ognuno, grande o piccolo che sia, può mettere in atto per contribuire alla tutela dell'ambiente.
Dopo la pausa natalizia, invece, sono programmate attività laboratoriali, differenziate in relazione all'età degli alunni.

Nelle uscite delle scorse settimane sono stati tanti i sacchi di immondizia raccoltia opportunamente differenziata per poi conferirla al centro di raccolta dei rifiuti.

Essere coinvolti in prima persona a prendersi cura dell’ambiente in cui si vive, dovrebbe educare i ragazzi e le ragazze a mantenere comportamenti rispettosi dei luoghi che frequentano, anche da adulti. Perlomeno c’è da augurarselo.