Gavardo, la minoranza e le mozioni

«La maggioranza consigliare boccia la mozione presentata dall’opposizione sull’accattonaggio molesto, nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 13.05 scorso.
Si trattava di una mozione che impegnava il Sindaco e la Giunta a contrastare una pratica ormai divenuta consuetudinaria e preoccupante»

Così Gavardo Ideale Centrodestra in una nota.

Che aggiunge: «La maggioranza consigliare ed il Sindaco, sembrano vivere fuori della realtà e non avere il polso della situazione; la pratica dell’accattonaggio molesto, infatti, sta diventando in alcune zone del paese un fenomeno preoccupante e tale da infastidire i cittadini che quotidianamente usufruiscono degli esercizi commerciali».

«Eppure - continua l’opposizione – la normativa consentirebbe d’individuare zone ove vietare l’accattonaggio molesto e le altre pratiche che ledono il decoro e la sicurezza urbana, oltre alla possibilità di emettere ordinanze di allontanamento (“daspo urbano”) nei confronti dei soggetti trasgressori».

«Il Sindaco ha “cassato” la mozione, definendola come “un pretesto per screditare il sindaco di turno e tale da far percepire Gavardo come paese insicuro, a discapito delle attività del territorio”. Così facendo pare però slegato dalla realtà, quasi a volere in tal modo negare un problema che è sotto gli occhi di tutti».

«Il nostro intento - aggiunge la minoranza -, non era certo quello di screditare l’immagine di Gavardo e quanto si stia facendo, ma prendere atto di un problema che crea indubbiamente un disagio ai cittadini.
Diversamente, dare l’idea che tutto stia funzionando “a meraviglia” non aiuta certo ad affrontare e risolvere i problemi, comunque esistenti 175.

«Il primo passo da fare sarebbe quello di pretendere una maggiore presenza da parte della Polizia Locale (attuale Aggregazione della Valle Sabbia) nei luoghi deputati, così da scoraggiare la pratica di accattonaggio e tutelare la sicurezza dei cittadini».

Poi il mancato inserimento di un'altra questione all'ordine del giorno del Consiglio comunale:

«Ha destato stupore e sconcerto la decisione di non inserire all’Ordine del Giorno dello stesso Consiglio Comunale del 13.05 scorso, la mozione presentata da alcuni consiglieri di minoranza, avente ad oggetto la richiesta di revoca delle deleghe al Consigliere di maggioranza che aveva pubblicato un post sui social network contenente delle affermazioni offensive nei confronti di baristi e ristoratori che manifestavano il loro disagio rispetto alle chiusure imposte dal Governo in funzione anti-covid».

«Si tratta di una scelta che mina in modo grave il diritto di ciascun Consigliere Comunale di portare all’attenzione del massimo consesso civico fatti o questioni che interessano la comunità gavardese - così si conclude la nota -. Il Sindaco ha sbagliato nel metodo e nel merito.
Infatti, il primo cittadino, anche per il rispetto che si deve al ruolo che ciascun consigliere comunale svolge, avrebbe potuto comunicare ai titolari dell’iniziativa, la necessità di modificare il testo della mozione, in modo da renderlo ricevibile; così facendo, il Sindaco si è arrogato il diritto di decidere quali argomenti la minoranza deve portare all’attenzione del Consiglio Comunale».