Cattivi odori, avviso di garanzia alle Fonderie Mora

Polveri, rumori e vibrazioni e odori fastidiosi. Sono le problematiche che gli abitanti di Gavardo delle case vicine alla Fonderia Mora denunciano da anni. I cittadini si sono riuniti in un comitato che si è fatto promotore di denunce e di seguire con attenzione la questione dei controlli che in questi anni sono stati portati avanti da Arpa e dalla Provincia, enti preposti al controllo ambientale.

L’azienda produce dei pezzi di ghisa che vengono gettati in particolari stampi: un’attività industriale di un certo impatto, se effettuata in centro urbano, come si trova ora l’azienda a seguito di una mancata pianificazione urbanistica degli anni passati.

Sulla questione polveri, le diverse prescrizioni e diffide a seguito del rilascio dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte della Provincia, hanno obbligato l’azienda a montare dei filtri gli impianti che hanno abbattuto le polveri emesse, anche se sono capitate ancora delle sporadiche fuoriuscite di polveri a causa di accidentali malfunzionamenti degli impianti.

«Ad oggi – spiegano del comitato – persistono tre problematiche importanti: rumori, vibrazioni e questione odori”.

Rumori
«Ad oggi la questione rumore permane invariata. A livello di documentazione e azioni poste in atto dall'azienda noi cittadini siamo fermi al 13/08/2020. Siamo in attesa di sapere dagli enti se l’azienda ha posto in atto tutti gli interventi necessari volti a risolvere la questione rumore. Non ci risulta che Arpa, in accordo con il Comune, abbia ancora eseguito una campagna di rilievi acustici al perimetro dello stabilimento e presso i principali recettori, così come riportato da Arpa nella valutazione di impatto acustico del 13/08/2020. Campagna rilievi che doveva essere svolta successivamente agli interventi svolti dall'azienda in questo senso».

Vibrazioni
Quello delle vibrazioni - non percepite a terra, ma da porte e infissi - è l’altro filone del problema, testimoniato da una serie di filmati inviati a tutti gli enti e altrettanto al centro delle verifiche e dei sopralluoghi dell’Arpa. Spiegano i residenti: «Le vibrazioni sono iniziate dopo rispetto ai cattivi odori e si manifestano nelle ore serali e notturne: il rumore, a volte, è talmente forte da non farci dormire la notte».

Cattivi odori
Infine il terzo capitolo, gli odori, che ha avuto di recente anche un risvolto giudiziario.

I cittadini segnalano continuativamente due tipologie di odore: pseudo-ammoniaca e ferro bruciato. «Su richiesta del comune – riferisce il comitato di cittadini - dal 4/10/2017 al 3/01/2018 è stato effettuato il monitoraggio per le molestie olfattive. In considerazione dei risultati dell'analisi dei dati appare necessario procedere con le attività previste dalla fase B della richiamata normativa regionale di riferimento».

Il problema è che la fase B non è mai stata attuata.
«Arpa sostiene che la motivazione sta nel fatto che le segnalazioni sono diminuite. A seguito delle continue segnalazioni dei cittadini e delle aziende residenti però, su sollecitazione dell'amministrazione comunale, a seguito dell'intervento della Commissaria prefettizia, viene istituito un tavolo tecnico il 16/05/2019. Si concorda pertanto di effettuare nuovamente la campagna di monitoraggio olfattivo. Quest'ultima viene effettuata dal 01/09/2019 al 30/11/2019 nuovamente con esito positivo. Dopo infinite segnalazioni e solleciti da parte dei cittadini in data 20 aprile 2021 viene finalmente istituito a questo scopo un tavolo tecnico fra gli enti. Si stabilisce quindi di procedere alla tanto sospirata fase B del monitoraggio olfattivo. Fase che dovrebbe essere eseguita dall'azienda attraverso il posizionamento di rilevatori olfattometrici presso le abitazioni di alcuni cittadini . Il comune invia pertanto ai cittadini la richiesta per il posizionamento di quest' ultimi presso le loro abitazioni ed il tutto dovrebbe iniziare al più tardi entro il 9 luglio 2021».

Il 7 settembre 2021 i cittadini scoprono (dopo numerosi solleciti a seguito del fatto che presso nessuna delle loro abitazioni sono stati installati rilevatori olfattometrici) che l’Azienda ha deciso autonomamente di non posizionare più alcun rilevatore presso i corpi recettori e ha effettuato in data 26/04/2021 un unico campionamento presso l' Azienda ed ha poi successivamente inviato gli esiti di quest'ultimo al comune e ad Arpa.

Arpa in data 27/10/2021 ha inviato al comune di Gavardo , a seguito di una sua richiesta specifica , il proprio parere sul campionamento odorigeno effettuato dall' azienda. In questo parere Arpa afferma che il monitoraggio non è stato eseguito correttamente.

Indagine giudiziaria
Provincia e Arpa hanno portato gli atti in procura. Le indagini per impatto odorigeno si sono chiuse quest’estate con la conferma dell’ipotesi di reato descritto dall’art. 674 del Codice penale, ovvero «getto pericoloso di cose», e con il relativo avviso di garanzia.

A tal proposito il presidente delle Fonderie Mora, l’ingegner Gian Paolo Mora, ha dichiarato al Giornale di Brescia: «Mi preme però evidenziare che l’Arpa, in sede di verifica nel corso dell’indagine, ha rilevato l’integrità e l’assenza di rotture dei sistemi filtranti della nostra società, e che, come Fonderia Mora, continuiamo ad investire per la tutela ambientale informando periodicamente gli organi di controllo. Ovviamente, pur rilevando che l’ipotesi di reato è riferibile ad una contravvenzione che prevede in caso di ammenda una sanzione di massimo di 206 euro, sono a disposizione dell’autorità giudiziaria per qualsiasi chiarimento intendesse avere».

Sul tema anche il comitato Gaia ha invitato l’amministrazione comunale ad intervenire per la tutela dei cittadini e, nel caso si andasse in giudizio, a costituirsi parte civile nel processo.