Una rete per le scuole dell'infanzia

La realtà scolastica per la fascia d’età fra 0 e 6 anni a Gavardo, paese con più di 12 mila abitanti, presenta una situazione singolare: tutte e cinque le scuole dell’infanzia sono paritarie e nessuna è statale né comunale. Un’eredità storica che, negli anni, ha comunque svolto a pieno titolo un servizio pubblico rivolto alle famiglie.

Nel capoluogo sono presenti la Scuola dell’Infanzia G. Quarena e la Scuola dell’Infanzia parrocchiale S. Giovanni Bosco; a Sopraponte la Scuola dell’Infanzia Regina Elena; a Soprazocco la Scuola dell’Infanzia omonima e “Il Sassolino”, la scuola Montessori di Fondazione Intro.

L’amministrazione comunale ha voluto dare vita a una rete fra queste realtà per creare sinergie e un percorso comune che è sfociato con la stesura di un protocollo d’intesa che prende il nome di “Edu-care in Rete”.

Il protocollo è il risultato di un percorso durato due anni, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e iniziato con la scadenza del precedente protocollo d’intesa, un primo esperimento di durata triennale che non aveva soddisfatto le scuole dell’infanzia gavardesi.

Il lavoro dell’Assessorato all’Istruzione, condotto dalla vicesindaca Ombretta Scalmana e dalla consigliera delegata all’Istruzione Elisa Toffolo, è stato quello di sostenere un percorso di riavvicinamento tra i vari attori dopo una fase di stanca.

«L’obiettivo – ha spiegato la vicesindaca – è quello valorizzare e sostenere queste cinque realtà che sono una presenza preziosa perché ciascuna ha una propria peculiarità, sia per il territorio che presidiano sia per l’offerta formativa che propongono».

Il percorso ha visto coinvolti in prima persona i presidenti e i consigli di amministrazione dei cinque enti, principalmente impegnati in una fase di conoscenza e di condivisione. Parallelamente è partito anche un confronto sulla proposta formativa ad opera delle coordinatrici didattiche delle cinque scuole.

«Il protocollo – ha precisato il sindaco Davide Comaglio – rappresenta più che un punto di arrivo, un punto di partenza, per rafforzare l’offerta formativa delle scuole. In futuro potranno esserci anche progetti comuni, anche dal punto di vista gestionale».

Alcune iniziative sono già in cantiere, come la realizzazione di una locandina unica per gli Open Day, dove ciascuna scuola presenterà la propria offerta formativa, e un percorso comune di formazione per le insegnanti.
La rete fra le scuole potrebbe facilitare anche la partecipazione a bandi per progetti e finanziamenti.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha già erogato dei fondi a queste scuole come contributo per le spese sostenute durante la pandemia e nuovi fondi arriveranno con l’approvazione del Piano per il diritto allo studio.

Un altro obiettivo da realizzare nel primo anno del protocollo sarà quello di elaborare una Carta dei Valori, cioè un semplice documento – una bussola – che riepiloghi la visione del bambino e i valori che guidano la comunità nei servizi educativi alla prima infanzia. Costruita la bussola, sarà più semplice camminare insieme.