Un telo per la pozza di No

Si tratta del ripristino della “Pozza di No”, sorta di laghetto che si trova dove il monte “Cè” lascia spazio al piccolo altopiano di “Lo”, a circa 800 metri di quota in territorio comunale di Bione.

Lo specchio d’acqua è posizionato in un’area strategica, considerata dall’Antincendio boschivo come unica alternativa naturale ai laghi d’Idro e d’Iseo, per le operazioni di spegnimento fiamme nell’area compresa fra la media Valle Sabbia e la Valgobbia.

In queste settimane la Pozza di No ha potuto beneficiare di un finanziamento di circa 50 mila euro della Comunità montana finalizzato al suo ripristino: per l’Antincendio boschivo, ma anche come abbeveratoio per gli animali presenti sul territorio.

Il laghetto, una quarantina di metri il diametro e tre di profondità massima, da sempre svolge una funzione fondamentale per garantire l’equilibrio ecologico dell’area, insieme ad altre sei o sette “pozze” che ormai non esistono più: l’ultima ad asciugarsi è stata quella per altro poco distante in località “Gluna”.
La Pozza di No garantiva anche la sopravvivenza di rane e rospi, che ormai sono sempre più rari.

Negli ultimi decenni il laghetto se la passava piuttosto male.
Il declino, secondo gli esperti, è cominciato con la scomparsa delle mucche al pascolo sulla piana: i bovini, a decine, compattavano con gli zoccoli il fango rendendo il terreno impermeabile.

La situazione è certo peggiorata con la decisione, presa anni fa, di ripulire quelle stesse sponde con una ruspa.
Da allora il livello non è più risalito oltre il metro, se non per poche ore durante i temporali, e non era più utilizzabile per prelevare acqua con gli elicotteri.

Due erano le soluzioni possibili.
Una anacronistica, vale a dire riportare le mucche al pascolo sul Piano di Lo (ma tante) e sperare che col tempo tutto tornasse al suo posto.
L’altra quella che è stata adottata: posizionare un grande telo bentonitico per garantire un fondo impermeabile, per poi ricoprirlo di terra ed evitare così il rischio che gli animali, o qualche persona, possano scivolarci dentro.