Se 50 vi sembrano pochi

La mattina è iniziata con la posa della prima pietra per l'ampliamento della sede, sulla quale verrà costruita una struttura in bioedilizia che con una parte di fondi pubblici, contributo del Comune per circa 2/3 ed il rimanente con i risparmi dell’associazione, sarà gestita per metà dal Gruppo e per il resto dalle altre associazioni del paese.

Presenti, oltre agli Amministratori, per la Regione il consigliere Floriano Massardi e per il Comune il vicesindaco Eliseo Stagnoli, anche il presidente di Anpas Brescia e delegazioni dei Gruppi ambulanza da Odolo, Travagliato, Storo, oltre che dei Vigili del Fuoco da Bagolino e Storo e della Protezione civile di Ponte Caffaro.

In corteo, i partecipanti hanno raggiunto la Parrocchiale dove don Paolo ha celebrato la messa accompagnato da una bella performance del coro parrocchiale.

Alle 11.30 le “mamme dell’oratorio” hanno preparato un rinfresco, durante il quale sono intervenute le autorità presenti, esprimendo il loro “grazie” all’operato dei volontari. Per l’occasione sono stati premiati fra loro anche gli ultimi due rimasti fra quelli che hanno fondato il Gruppo nel 1973.

Al ristorante “Al Lago” la degna conclusione della mattinata, preludio della festa che è andata avanti fino a tarda sera.

Al presidente Carlo Beltrami, il compito di ripercorrere quei cinquant’anni.

«Siamo nati nel 1973 per volontà di pochi, e vorrei citare i loro nomi per riconoscenza: Antonio e Gianni, Egidio, Martino, Pippo, Andrea, Armando, Giacomo (Ross), Renato, Graziano e Rocco con Betty che ci faceva da centralinista, tutti guidati dalla maestra Maria Gabos che ci faceva anche da “lavanderia”. Questo sparuto gruppo di caffaresi ha permesso a tutti noi di godere di un servizio di prim’ordine che nell’alta Valle Sabbia ha fatto, fa e farà la differenza nel soccorso d’emergenza e nei trasporti sanitari.

Voglio ricordare anche don Vigilio, che ha messo a disposizione la sua auto prima dell’arrivo della prima ambulanza, comprata di 2^ o 3^ mano con il contributo della popolazione che ci ha sempre sotenuti.

Negli anni successivi, la forza che il dott. Felice Mazzi (Vestone) e Renato Paganelli (Gavardo) erano riusciti a vedere nei gruppi che si stavano via via formando in quegli anni in Valle, ha fatto si che nascesse l’Associazione Volontari Ambulanza di Valle Sabbia ed alla firma dell’atto costitutivo il 30 settembre 1989, dove erano presenti i vari capi gruppo, per Ponte Caffaro vi era l’allora referente il nostro vigile Egidio Melzani che è stato presidente fino alla mia nomina.

Poi sappiamo tutti che le diverse esigenze logistiche e diverse linee di pensiero hanno spinto alcuni gruppi a “mettersi in proprio” e separarsi dalla Valle Sabbia: noi siamo stati uno di questi.

Nasce quindi a Ponte Caffaro nel 2016 “Alta Valle Sabbia Soccorso”.

Io ho preso in mano il Gruppo nel 1992 (in effetti nel 1996 e 97 per miei problemi di lavoro mi ha sostituito l’allora sempre presente Maurizio Palazzini) ed aiutato da validi collaboratori siamo riusciti negli anni a fare del bene alla comunità garantendo un servizio efficiente e preparato, tenendo conto del limite delle nostre possibilità di soli volontari.

Vorrei fare ora un ringraziamento in primis a tutti i volontari che negli anni si sono avvicendati nel nostro gruppo, a tutti quelli che ci hanno lasciato passando (come si suol dire) a miglior vita.
Vorrei ringraziare il nostro amministratore Roberto Turri perché senza di lui che ci segue molta burocrazia avrei già mandato a quel paese un sacco di persone, Sara Baccinelli (la mia segretaria) che con Stefania mi aiuta con il resto della burocrazia.
Vorrei ringraziare tutto il consiglio direttivo: Ermanno, Alessandro, Loris, Stefania (un’altra volta), Roberto e Flaviano. Vorrei ringraziare il gruppo formazione: Cinzia che è la referente, Stefania (sempre la stessa), Piter, Luca, Paola e Elisa,  perché senza di loro non potremmo restare aggiornati sulle continue modifiche operative.
Vorrei ringraziare il nostro direttore sanitario dr. Olivo Giovanelli che da qualche anno si occupa della nostra salute.

Certamente ho dimenticato di nominare qualcuno e non me ne vogliate, ma le persone che si sono sempre prodigate per noi sono davvero tante e per questo che chiedo a tutti voi un forte applauso dedicato a tutti coloro che in passato, nel presente e nel futuro hanno lasciato e lasceranno qualcosa che ci permetta ancora di aiutare il prossimo».