Il ricordo dell'incendio del 1779

Se fosse caduta la torrenziale pioggia di questa giornata del 30 Ottobre 2023, l’incendio che distrusse Bagolino nel 1779 non si sarebbe verificato; ma tant’è, al cielo non si comanda, sia esso inteso come fattore meteorologico o divino; o profetico, se fosse fondato l’anatema scagliato dal Prete Mora, scacciato dal paese il 30 Ottobre 1778 sotto un uragano, “Io parto con l’acqua, voi ve ne andrete con il fuoco”, e così fu.

Anche quest’anno quindi si ricorda dopo 244 anni il catastrofico evento, facendo fede alla delibera del Consiglio della Comunità, che il 9 Ottobre 1780 aveva decretato che ad ogni anniversario si dovesse fare una processione e celebrare un ufficio funebre in suffragio dei morti, ad aeternum; da allora l'impegno civile e religioso preso dall'antica comunità è stato mantenuto.

Una messa in memoria delle vittime dell’incendio è stata celebrata infatti nella Chiesa di San Rocco, seguita, in luogo della processione impraticabile per maltempo, da letture e testimonianze storiche sull’immane tragedia, onorando ancora il dovere civico e morale preso dalla comunità di Bagolino.

Come sempre alle ore 22.00 il rintocco profondo del campanone ha spezzato il silenzio della notte, per ricordare oggi l’allarme lanciato a quel tempo dal campanile della parrocchiale per allertare la popolazione, un suono da brividi che richiama e rinsalda il legame con la storia della propria comunità.

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