Gaver: boom di sport «alternativi»

 
Non se l’aspettavano nemmeno gli operatori turistici del territorio, infatti, di fare il tutto esaurito domenica scorsa.
Per due motivi: perché c’era brutto tempo e perché era l’ultimo giorno di vacanze natalizie, di solito più “fiacco” degli altri. Invece chi è arrivato al cospetto del Cornone di Blumone ha addirittura fatto fatica a trovare parcheggio.

Pienone: famiglie intere che per fare economia non hanno voluto rinunciare alla gita sulla neve, ma hanno scelto di farlo senza pagare impianti di risalita e di approfittare di prezzi onesti offerti dalle strutture ricettive.

A questo proposito c’è da registrare la riapertura del rifugio Campras, con una nuova gestione che impegna un nucleo familiare arrivato fin quassù da Montichiari.

Via libera dunque a pelli di foca e ciaspole, bob e slittini.
E chi si era portato appresso un amico a quattro zampe ha avuto modo di far divertire anche lui.

Quanto alle precipitazioni nevose, un primo strato di coltre bianca si è depositato l’ultimo giorno dell’anno, qualche fiocco in più è arrivato lo scorso fine settimana.
Non è che ce ne sia tanta di neve sulla Piana: la pista di fondo, infatti, battuta dal bravo Maurizio, ha permesso qualche pattinata ma non si presentava in splendida forma, tanto che in questi giorni non è stato chiesto alcun biglietto d’ingresso.

Ce n’era invece a sufficienza per partire e salire in quota, dove oltre mezzo metro di candido mantello ha rallegrato gli appassionati di risalite, che hanno potuto approfittare di questo angolo di paradiso, estrema propaggine verso la Valle Sabbia del grande parco dell’Adamello, in territorio camuno di Breno, anche se d’inverno è raggiungibile solo da Bagolino.

E se è vero che nei prossimi giorni è in arrivo il grande freddo meglio: «La conseguenza – ci spiegano gli operatori -, può essere solo quella di consolidare la neve presente e rendere ancora più sicure le escursioni.