Campane e campanari a Bagolino

«Trentuno campane. Da quella antica del 1675 ora conservata nel Museo alle nove campane nel campanile di San Giorgio, tante quante ce ne sono solo nelle torri dei centri più popolosi della Bassa o in città».

Chiedi al diacono Luca Ferremi come mai è stato organizzato un convegno di campanari proprio a Bagolino e lui ti dimostra che le motivazioni non mancano: «Considerate poi che Bagolino è terra di forti tradizioni ancora vive come il Carnevale e il bagòss, oppure scomparse come la lavorazione del ferro e in parte il dialetto… insomma: vi pare che possiamo farci mancare tradizione campanaria?».

Trentuno dicevamo, censite dal clarense Luigi Festoni che le ha fotografate una per una e che della sistemazione delle campane ha fatto una professione.

Suo anche il “castello mobile” di campane e campanine che ieri è stato scaricato dal camion/gru sul sagrato di San Giorgio: otto campane di bronzo accordate in “re” che a partire dalle otto di ieri mattina hanno risuonato decine di melodie per tutto il paese, battute da altrettanti esperti giunti a bell’apposta da tutta la provincia e oltre, come il campanaro bergamasco “naturalizzato” a Paitone Massimo Ziliani.

Chi l’avrebbe mai detto che le campane potessero riscuotere tanto successo: «Un successo che dopo la crisi profonda degli anni Settanta del secolo scorso sta conoscendo una nuova giovinezza, sull’onda della nuova oralità rappresentata dai “social”» ci ha detto Luca Fiocchi, presidente della federazione dei campanari bergamaschi, i primi a guidare la riscossa.

E per di più con un futuro radioso innanzi, se è vero che sono in 180 e che almeno cento sono adolescenti. Il convegno, partecipato ed interessante, ha avuto luogo nel cinema teatro parrocchiale e si è concludo alle 8 con un concerto delle campane di San Giorgio.
«Accordate queste in si bemolle piuttosto calante» puntualizza l’appassionato Valentino Polla della Val Rendena. «La stessa nota, quella del campanone, con la quale i “sonadùr” del Carnevale accordano il basso» ci confida un bagosso. 

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