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mercoledì, 19 novembre 2014 Aggiornato alle 09:00Campanari

A volte ritornano, per restare

di Marisa Viviani
Domenica prossima, 23 novembre, per la prima volta dopo oltre 40 anni, le voci dei campanari risuoneranno nel campanile della Chiesa di San Giorgio a Bagolino insieme alla voce delle sue campane


Nel libro Appunti per una riscoperta della tradizione delle campane (1), l'autore Luca Fiocchi (2) scrive: "L'idea di recupero della tradizione del suono delle campane è nata in un momento estremamente difficile per la sopravvivenza delle usanze orali: elettrificazione incontrollata dei concerti, drastica diminuzione dei suonatori, mancanza di ricambio generazionale, assenza di contatti con le pubbliche istituzioni e con gli organi di controllo religiosi, carenza di strumenti per comunicare e comunicarsi l'importanza della tradizione." E tutto ciò in un "Paese eternamente afflitto dalla patologia dell'insipienza, dell'incoscienza di sapere quanti patrimoni abbia, persino sulla cima dei campanili."(pag.40).
Se è vero che il momento storico attuale resta oggi ancora più difficile dal punto di vista culturale ed economico rispetto al 2006, anno di fondazione della Federazione Campanari Bergamaschi di cui Luca Fiocchi è presidente; se è vero che il nostro Paese resta drammaticamente gravato da limiti culturali e di governabilità che impediscono la tutela di un patrimonio di beni di incredibile valore e la loro valorizzazione anche sul piano economico; è anche vero che qualche isola felice, che emerge dalla palude mortifera dell'insipienza e del colpevole disinteresse per i beni culturali materiali e immateriali che vanno in rovina, c'è. Nel caso specifico, oggetto di questo scritto, parliamo del ripristino del sistema manuale di suono delle campane nel campanile della Chiesa Prepositurale di San Giorgio in Bagolino.

L'elettrificazione delle campane era avvenuta a Bagolino all'inizio degli anni '70; dopo l'ultimo campanaro Candido Bazzani, depositario delle tradizioni orali del suono manuale, non vi furono successori a raccogliere l'eredità di saperi e manualità della campaneria bagossa; l'espulsione dei campanari dal campanile e dalla sua storia secolare ha segnato così un pesante vuoto generazionale, che soltanto in parte potrà essere riscattato. La buona notizia, oggi, è che in questo comune è iniziata un'operazione di recupero della tradizione campanaria: è stato approntato l'adeguamento del meccanismo per suonare manualmente le campane, sono state riattaccate le corde asportate, e i campanari potranno ripopolare il campanile.
Domenica 23 novembre, infatti, per la prima volta dopo oltre 40 anni, le voci dei campanari risuoneranno nel campanile della Chiesa di San Giorgio a Bagolino insieme alla voce delle sue campane.


L'impresa di recupero della tradizione campanaria è iniziata nei mesi scorsi con varie visite al campanile, nel corso delle quali si è reso evidente nella sua maestosità il valore religioso, culturale, storico, nonché economico, dell'imponente concerto di nove campane collocate sul massiccio campanile in granito, manufatto che di per sé è un modello originalissimo di architettura sacra e civile nel contempo. Constatato che il ripristino del sistema di suono manuale avrebbe reso giustizia all'autentico spirito religioso e civico, che aveva ispirato la realizzazione di tale significativa struttura da parte dei predecessori, si è dato avvio immediato all'opera di recupero.
La condizione di abbandono dei campanili e della tradizione campanaria è assai diffusa in Italia, Bagolino non rappresenta purtroppo un'eccezione; ciò che distingue questa comunità, fortunatamente oggi nel bene, è la decisione di attuare un'inversione di tendenza, vale a dire farsi carico di ritornare sui passi antichi degli avi, per riscoprire e reinterpretare in chiave moderna lo spirito di una comunità che si esprime attraverso la voce delle campane. Certo è che i messaggi trasmessi dal suono delle campane hanno significato essenzialmente religioso, meno presenti quelli di tipo civile, un tempo assai più numerosi; resta inalterato invece il loro significato sociologico, in quanto rappresentano la connotazione di una comunità e dei valori ai quali si ispira.
Per credenti e non credenti permane comunque, al di sopra di ogni considerazione dottrinale o ideologica, il riconoscimento della capacità ideativa umana e dell'espressione di altissimi ideali attraverso la sua creatività; ecco perché, accanto ai fedeli, nelle parrocchie in cui si sono attuate iniziative come quella di Bagolino, sono presenti anche non credenti che partecipano alla difesa della tradizione campanaria come valore culturale in sé. Da qualche tempo infatti si stanno costituendo in varie zone d'Italia associazioni per la tutela di questo grandioso capitale di beni materiali e immateriali, poco conosciuto e poco considerato; compito innanzitutto del mondo della cultura è oggi prendersi carico anche di questi tesori ignorati, che stanno andando in rovina per sottovalutazione e indifferenza.
L'impresa avviata a Bagolino è stata così possibile perché qualcuno, in quella comunità, ha colto l'importanza della valorizzazione della tradizione campanaria; si è instaurata infatti una fattiva collaborazione tra l'associazione culturale Habitar in sta terra e la parrocchia, che insieme hanno portato a termine il ripristino del sistema manuale di suono delle campane. Si deve dare atto alla lungimiranza del presidente di Habitar in sta terra, Luca Ferremi, nell'individuare la rilevanza di questo ambito culturale, e alla sensibilità del parroco don Paolo Morbio nel cogliere l'opportunità preziosa di far convergere energie in un campo aperto a molteplici implicazioni (religiose, sociali, culturali, civili, educative, turistiche), le cui positive ricadute andranno a beneficio di tutta la comunità.
La giornata del 23 novembre sarà la prima di una serie di iniziative per il recupero della tradizione campanaria locale. La manifestazione è stata promossa da Habitar in sta terra e dalla Parrocchia di San Giorgio di Bagolino, e organizzata in collaborazione con la Federazione Campanari Bergamaschi e con la Federazione Bresciana Campanari, di recente costituzione (3). In questa occasione le campane saranno suonate da campanari esperti appartenenti alle rispettive federazioni; in seguito il suono delle campane sarà compito dei campanari bagossi, che dovranno riappropriarsi della manualità e della conoscenza delle suonate locali, per fare i loro concerti nelle occasioni particolari in cui le campane saranno sottratte alla movimentazione elettrica automatica e verranno suonate a corda; un gruppo di bagossi, che in gioventù fecero l'esperienza di suonare con Candido, l'ultimo campanaro, saranno infatti presenti in campanile per prendere contatti con i campanari bresciani e bergamaschi e rinverdire i lontani ricordi di suonatori di campane.
Dopo lunga assenza i campanari a volte ritornano: per restare.
                                                                                                                        
MARISA VIVIANI

PROGRAMMMA DELLA GIORNATA CAMPANARIA
BAGOLINO, 23 NOVEMBRE 2014 – CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIORGIO
ore 10,00: Suono a distesa per la Santa Messa
ore 11,30: Suono a festa a fine celebrazione
ore 14,30: Concerto di campane
Presso l'oratorio laboratori di campanine riservati ai bambini (a cura dei campanari bergamaschi) con vin brulé e cioccolata per tutti

1. Luca D. Fiocchi, Appunti per una riscoperta della tradizione delle campane, Bergamo, 2013. Pubblicazione a cura della Federazione Campanari Bergamaschi con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale di Bergamo, in collaborazione con l'Ufficio di Musica Sacra della Curia Vescovile di Bergamo.

2. Luca Fiocchi è Presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, associazione sorta nel 2006 per il recupero della tradizione campanaria bergamasca, dopo che nel 2000 era stata istituita la Scuola Campanaria di Roncobello (BG); la sede della Federazione si trova a Nembro (BG). (www. campanari bergamaschi.net)

3. La Federazione Bresciana Campanari si è costituita nel 2012; ha sede a Pompiano (BS), Presidente è Lorenzo Spalenza; il nuovissimo sito Facebook (Federazione Bresciana Campanari) apre proprio con la manifestazione di Bagolino.

 

Nelle foto di Luciano Saia:
. La Chiesa di San Giorgio con il suo campanile ripresi dal campanile della Chiesa di San Rocco
. Suggestivo scorcio del paese visto dal campanile
. Visione parziale del complesso sistema campanario del campanile di San Giorgio
. Il manifesto dell'evento



 

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