Bagolino stringe un patto d’amicizia con Mozac

Dal 4 al 7 giugno Bagolino e Ponte Caffaro vivranno una serie di eventi in occasione della cerimonia di gemellaggio con il comune francese di Mozac.
Nell’ottobre scorso una delegazione bagossa, guidata dal sindaco Gianluca Dagani e dal presidente del comitato per il gemellaggio Riccardo Mora, si recò in visita a Mozac per il primo atto ufficiale del gemellaggio. Nel prossimo fine settimana vi sarà la restituzione della visita con la firma di questo patto di amicizia e di collaborazione fra i due comuni.

Bagolino è da una decina d’anni già gemellato con Oettingen, un paese della Baviera. Visti i positivi riscontri ottenuti con i tedeschi, si è pensato di allacciare i rapporti anche con un altro paese. Fra le proposte pervenute tramite l’Unione Europea la scelta è caduta su Mozac, paese francese del Massiccio Centrale, che ha diverse affinità con Bagolino: un paese di montagna, con una ricca storia medievale.

«I rapporti con Oettingen in questi anni si sono via via consolidati – spiega Riccardo Mora –: ci sono state le visite e gli scambi, specie a livello sportivo, ma anche fra le scuole. Ci auguriamo che lo stesso legame si mantenga anche con la Francia».

Anche il presidente della Provincia Daniele Molgora, spesso di casa a Bagolino, relatore anche lui di uno dei convegni in programma in questi giorni, ha elogiato l’iniziativa che intende creare legami fra le persone e promuovere anche all’estero il territorio dell’Alta Valsabbia. «Bagolino ha un territorio vasto e che può offrire dal punto di vista turistico diverse attrattive, dal lago alla montagna, ed ha capacità turistiche ancora inespresse».

I delegati francesi, una sessantina di persone, saranno ospiti di diverse famiglie di Bagolino e Ponte Caffaro. Nell’occasione giungeranno anche rappresentanti di Oettingen.
L’accoglienza avverrà venerdì sera a Ponte Caffaro, presso la palestra comunale, con i saluti del sindaco Gianluca Dagani, del presidente del comitato per il gemellaggio Riccardo Mora, del sindaco di Mozac, Michel Arsac, e di quello di Oettingen, Matti Müller.

Sabato 5 verrà suggellato il gemellaggio con una cerimonia a conclusione di un convegno sull’integrazione e la diversità come risorsa. Oltre ai tre primi cittadini, interverranno il presidente della Provincia Daniele Molgora, il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini, e altri rappresentanti delle delegazioni estere. Nel pomeriggio le delegazioni visiteranno Ponte Caffaro e la mostra d’arte allestita dall'Associazione artistica culturale Eridio presso la chiesa di S. Giacomo, dove saranno esposti anche opere di pittori di Mozac, fra cui quelle del presidente del gemellaggio. Inoltre si esibiranno i mini ballerini di Ponte Caffaro, accompagnati dalla compagnia dei Sonadùr.

La giornata di domenica si trascorrerà interamente nel capoluogo. Al mattino una sfilata delle associazioni di volontariato e degli alunni delle scuole di Bagolino e Ponte Caffaro, la messa nella parrocchiale e il pranzo all’oratorio. Nel pomeriggio si terrà un convegno sull’arte e l’architettura medievale di Bagolino, con un intervento dello storico locale Luca Ferremi e a seguire la presentazione del volume del geologo svizzero Peter Brak sul sito geologico di Romanterra. Seguirà una visita guidata al centro storico e al sito geologico. La mattinata di lunedì sarà dedicata agli scambi culturali e didattici, con la presentazione del progetto “Il piccolo cittadino europeo” e l’illustrazione della proposta di uno stage all’estero per i giovani dai 18 ai 25 anni, i primi atti concreti frutto del gemellaggio.

Le tre serate da venerdì a domenica saranno ognuna allietata da momenti musicali per intrattenere gli ospiti stranieri.

Nel presentare il programma, il vicesindaco Enzo Melzani ha evidenziato come l’iniziativa rientri fra quelle ideate per far conoscere meglio il territorio e ha voluto ringraziare l’assessore Giovanni Giacomolli e il presidente del comitato Riccardo Mora per l’organizzazione dell’evento.

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