Giulia Cosi: da ex studentessa del «Perlasca» di Idro a scrittrice

Lunedì 20 dicembre scorso noi delle classi quinte dei Servizi Sociali abbiamo avuto il piacere di conoscere Giulia, un’ex studentessa del nostro corso diplomatasi nel 2008, che subito si è rivelata interessante e coinvolgente, raccontandosi come fosse un libro aperto, senza paure, senza freni.

Il suo entusiasmo è stato brillante e avvincente, tanto che noi siamo rimasti tutti affascinati dal suo stile comunicativo.

Alla domanda “Come hai fatto a scrivere un libro, da sola, da zero?” lei ha risposto che l’idea risale a quando frequentava l’ultimo anno delle superiori; in quel periodo cominciava a sentire il bisogno di mettere per scritto pensieri ed emozioni, che poi a poco a poco hanno preso forma nella sua mente.

Giulia ci ha invitato a non smettere mai di sognare, qualsiasi sia il nostro sogno, il nostro obiettivo, se pur apparentemente così lontano e irraggiungibile, dobbiamo rincorrerlo e lottare per realizzarlo.

“Uno” per Giulia è questo, un obbiettivo realizzato, nonostante la fatica, i periodi bui, lo scoraggiamento e la mancanza di tempo.
Il titolo, così particolare e insolito, ha spiegato Giulia, è scaturito da una sua convinzione, che poi è il fondamento del romanzo: ognuno di noi non è solo una persona, o almeno... sì, ma con una serie di personalità al suo interno. Giulia sostiene che un individuo non è mai lo stesso di come si mostrava ieri, ma neanche di quello di dieci minuti fa e neppure di quello che sarà domani.

Dobbiamo accettare i nostri mille pensieri, i nostri comportamenti, se pur contrastanti, perché questo non è segno di incoerenza, bensì di coerenza.
Accettare noi stessi, le nostre particolarità, belle e brutte che siano, aiutano a vivere in pace e serenamente con sé stessi.

Attraverso questo libro Giulia dimostra quanto sia normale che tutti non abbiano le medesime aspirazioni; tutti però dobbiamo credere in noi stessi, nei nostri obiettivi senza demordere, né scoraggiarsi mai di fronte alle inevitabili difficoltà e sconfitte che la vita non risparmia a nessuno.

Giulia con la sua prima opera ci ha mostrato che, anche se nati e cresciuti in un paese piccolo e remoto come può essere Bagolino, possiamo fare cose GRANDI.
La sua scrittura, i suoi pensieri e le sue immagini, così poetiche, belle e reali aiutano ad immaginare.

Giulia, seduta alla cattedra che solo pochi anni fa guardava da un’altra prospettiva, appariva visibilmente emozionata ma felice di aver realizzato il suo sogno a lungo accarezzato sui banchi di scuola, soddisfatta di poterlo raccontare a ragazzi che un giorno, chissà, potrebbero volerla emulare.

Aurora Almici classe quinta, Servizi SocioSanitari

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