Lune di teatro, il paesaggio diventa scenografia

Organizzata da Viandanze Culture e Pratiche Teatrali, “Lune di Teatro” è un progetto di cultura e territorio nato nel 2000 e volto ad avvicinare le persone non solo alla cultura del teatro, ma anche ad alcuni dei luoghi più suggestivi del Lago di Garda e dintorni.

Una rassegna estiva composta da oltre 30 appuntamenti tra giugno e agosto, ad ingresso libero nei comuni aderenti e con biglietto per la rassegna “Lunaria”, novità di questa edizione.

L’obiettivo della rassegna è semplice: promuovere e valorizzare la bellezza del nostro territorio attraverso lo strumento del teatro. In questo modo le piazze, i castelli e le chiese diventano per una sera luoghi magici in cui assistere al gioco del teatro: il paesaggio diventa scenografia.

Per questa ventiduesima edizione, oltre agli spettacoli tradizionali “Lune di Teatro” ripropone l’iniziativa, sperimentata a partire dal 2019, “Sentieri teatrali di Lune”: un sentiero in mezzo alla natura, da percorrere a piedi, lungo il quale sono previste delle fermate/tappe teatrali di danza e musica, di performance, di installazioni, ispirate al creato, alla natura e al valore di ciò che la natura protegge e ospita.

Gli spettacoli di “Lune di teatro” sono ad ingresso gratuito senza prenotazione, mentre quelli di “Lunaria” sono ad ingresso a pagamento senza prenotazione (acquisto del biglietto presso il Teatro del Tiracollo a Lonato; intero 12 euro, ridotto (soci Viandanze) 10 euro, abbonamento a 5 spettacoli 35 euro – info@viandanze.com o 349/1183135 per tutte le informazioni).

La rassegna è organizzata con il contributo e il patrocinio dei comuni di Bedizzole, Calcinato, Desenzano, Lonato, Moniga, Padenghe, Polpenazze, Pozzolengo, San Felice Del Benaco, Sirmione e, per la Valle Sabbia, Sabbio Chiese e Roè Volciano.
Proprio a Roè si terrà il prossimo martedì, 13 giugno, lo spettacolo teatrale dialettale “Che fom? Spetom!, alle 21.15 presso la Cappella del Cotonificio De Angeli Frua, iniziativa promossa dall'assessorato alla Cultura.