Gaver paradiso dello scialpinismo

Trenta centimetri di neve sulla Piana, poco più di mezzo metro al Lago della Vacca. Non è molta la neve al Gaver, ad inizio febbraio. Però è così da un paio di mesi, per la soddisfazione degli operatori turistici e delle persone che anche qui affollano la montagna in cerca di natura e di divertimento. Ancora tutti fermi gli impianti di risalita, la cui riattivazione è ferma ormai da anni.

Questo però non impedisce agli appassionati di raggiungere in massa la località sciistica valsabbina (anche se territorialmente è sotto Breno) che quanto a scenario naturalistico e paesistico non è seconda a nessuno.

«Nei fine settimana si rischia di non trovare posto per parcheggiare» conferma Stefano del Blumon Break, stazione di partenza privilegiata per ciaspolatori ed amanti dello sci munito di pelli di foca. Così anche entrando nella Piana fino alla Locanda Gaver di Maurizio, che si occupa di gestire lo storico e suggestivo anello da fondo, che da quest’anno presenta anche un sovrappasso per evitare di dover mettere gli sci sulla strada.

In questo scenario davvero poche manifestazioni attrattive di massa: le ciaspolate e le escursioni scialpinistiche a tutte le ore, insomma, vengono organizzate per lo più “in proprio” da sodalizi e gruppi autogestiti: «Te li trovi che bussano alla finestra alle 6:30 del mattino come alle 11 di sera» ci ha confidato un ristoratore.

Fra le “garette” anche quella attesa per il 12 marzo, quando sulle nevi del Gaver si cimenteranno in una “vertical” con sci e pelli di foca ragazzini di tutte le età: ce ne sono davvero tanti, molti quelli organizzati dallo Sci Club Bagolino, che sta facendo dell’alpinismo giovanile una delle sue più interessanti peculiarità.