Che sia la volta buona?

L’annuncio arriva sui social: «Si è svolto la scorsa settimana l'ennesimo incontro, dovremmo essere ormai a 41, per la questione “ponte sul fiume Caffaro”, richiesto dall'amministrazione comunale di Bagolino a Sua Eccellenza, il Prefetto di Brescia, per esporre tutta la vicenda riguardo al ponte, che si era mostrato al Prefetto stesso in occasione della sua visita a Bagolino e Ponte Caffaro».

«Per l'ennesima volta si è posto l'accento sull'importanza di sistemare l'opera ereditata dalla precedente amministrazione e ad oggi inutilizzabile – si aggiunge -. Obiettivo del Comune è di avere finalmente un'opera compiuta ed utilizzabile sotto tutti gli aspetti e non dei "rappezzi" fatti qua e là».

L’Amministrazione comunale bagossa, insomma, conscia che per realizzare l’opera sono state spese cifre ingenti, non vuole che queste vadano perse.

Da parte della Provincia di Brescia c’era stata la proposta di collocare un terzo ponte tipo bailey: Brescia avrebbe pensato ai sostegni sulle sponte, Trento al ponte vero e proprio.
Una soluzione che non piace a Bagolino, ad ogni modo ancora non se n’è fatto nulla.

«Non vorremmo trovarci con un ponte nuovo chiuso, un ponte vecchio presto inutilizzabile a causa del degrado che sta avanzando ed un terzo ponte bailey, con il timore che poi diventi il terzo ponte fisso sul confine» affermano in municipio.

La soluzione bagossa, che parrebbe quella più conveniente dal punto di vista economico e più agibile per garantire continuità alla possibilita di transito anche da parte dei mezzi pesanti, sarebbe di collocare il ponte provvisorio sul sedime del ponte vecchio, che nel frattempo verrebbe rimosso per essere restaurato e messo a norma di sicurezza, per poi essere ricollocato al suo posto.

Una modalità di intervento che permetterebbe nel frattempo di rendere fruibile il ponte nuovo per poterlo includere nel sistema rotatorio.
A fronte di questo confronto con il sindaco Marca e l'assessore ai lavori pubblici Stagnoli, la Procura ha fissato un nuovo appuntamento per la prossima settimana al quale parteciperanno le due province di Brescia e di Trento, i due comuni coinvolti Bagolino e Storo, ma anche il direttore generale “enti locali, montagna e piccoli comuni” di Regione Lombardia e la Sovraintendenza delle arti di Brescia e Bergamo.