Partendo dai bambini

I bambini, e non poteva essere differente, al centro dell’attenzione in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico in chiave bresciana.
Luogo dell’incontro le scuole elementari di Bione, che fanno parte del vasto arcipelago di plessi che compongono l’Istituto comprensivo A.Belli di Sabbio Chiese.

I bambini, che hanno intrattenuto i presenti parlando di diritti, ma anche di doveri, di quanto bello sia il territorio che fa da corollario alla loro scuola, di quanto sia importante capire che “dal niente non nasce niente” e che in fin dei conti “l’importante è stare insieme ed aiutare chi non ce la fa”, con la consapevolezza, raccontata con un balletto, che sia necessario adottare nuovi stili di vita e nuove abitudini “per tutelare la nostra amica Terra”.

Sorprendente l’alternarsi delle esibizioni, soprattutto calcolando che ci sono stati solo quattro giorni per preparare recite e scenografia.

Non potevano mancare l’appuntamento il prefetto ed il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Brescia, che una volta si chiamava “provveditore”.

La dottoressa Maria Rosaria Laganà, ha ricordato quando a scuola ci andava lei, che dopo la pausa estiva aveva sempre voglia di tornarci soprattutto per incontrare i compagni, perché la scuola è innanzitutto scuola di vita dove c’è contatto con l’altro, confronto, convivenza e ricerca delle soluzioni.
«E poi non basta dire scuola, bisogna anche che la scuola sia fatta bene» ha concluso.

Il prof. Giuseppe Alfredo Bonelli ha ringraziato gli enti locali per il sostegno che permette agli uffici di garantire in modo capillare il diritto all’istruzione, non solo investendo in materiali, ma anche in cultura: «È bello, finalmente, poterci rivedere a faccia intera» ha concluso il provveditore, esortando i bimbi a studiare la storia, perché i diritti che giustamente rivendicano, e anche i doveri, arrivano proprio d lì.

Fra i presenti molte mamme, tutti i sindaci dei paesi che si rivolgono all’Istituto comprensivo che sono Agnosine, Bione, Odolo, Preseglie, Sabbio Chiese, Barghe e Provaglio Valsabbia.

Il maggiore Luca Starace comandante della Compagnia salodiana dei carabinieri, i dirigenti scolastici del resto della Valle Sabbia e del Garda, don Nicola Signorini.

A prendere la parola per i saluti iniziali, dopo la responsabile di plesso Mariangela Grandi, il sindaco di Bione Franco Zanotti che ha ricordato come la comunità bionese, pur nelle oggettive difficoltà che vivono tutti i centri montani, non manca di guardare con ottimismo al futuro.

Per i sindaci ha parlato il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, con un pensiero particolare a quei bambini che frequentano queste classi dopo essere scappati dalla guerra.

Per ultimo il dirigente scolastico Andus Aristo, che ha ringraziato tutti i presenti, in particolare il prefetto e il provveditore: «Senza di lui molte delle nostre scuole sarebbero chiuse».

«La scuola è libertà partecipazione, voglia di vivere, inclusione, ma soprattutto è l’unico ascensore sociale che ancora c’è» ha aggiunto, invitando poi gli adulti, essendo la vita “un libro sempre aperto”, a continuare a vivere la stessa magia che si legge ogni giorno negli occhi dei bambini.