Bracconiere recidivo

Cardellini, frosoni, ballerine, capinere, pettirossi, lucherini: sono solo alcune delle numerose specie particolarmente protette a cui appartengono i 148 uccelli selvatici che i Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno hanno sequestrato nella giornata dell’altroieri ad un giovanissimo cacciatore di Preseglie (BS), all’esito di una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Brescia.

Tali uccelli sono stati rinvenuti presso l’abitazione del cacciatore, ancora in possesso di licenza sebbene fosse già stato denunciato dagli stessi militari nell’ottobre 2021 in quanto praticava l’attività venatoria avvalendosi di richiami acustici vietati dalla legge: la nuova accusa che gli viene mossa oggi è quella di aver esercitato l’uccellagione mediante l’utilizzo di reti a tramaglio, che infatti sono state rinvenute presso il suo domicilio insieme ad altre trappole a scatto la cui detenzione ed uso sono espressamente proibiti.

Quasi tutta l’avifauna sequestrata era già congelata e parzialmente spiumata, mentre solo tre uccelli erano ancora vivi e chiaramente provenienti da illecita cattura nell’ambiente naturale poiché privi di anello identificativo inamovibile. Nell’abitazione sono state infine rinvenute alcune munizioni a palla unica abusivamente detenute poiché in relazione alle stesse non risultava presentata la denuncia obbligatoria all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Il bracconiere rischia ora l’arresto fino a quattro anni e un’ammenda di oltre 3.000 euro, nonché la revoca definitiva della licenza di caccia.