Giovani eccellenze olandesi a scuola di socialità in Valle Sabbia

Dodici studenti giunti in Valsabbia dalla terra dei tulipani, scelti fra coloro che si sono dimostrati “eccellenti” nella “School voor Sport en Bewegen”, che tradotto in lingua nostrana significa letteralmente “Scuola per lo sport e l'esercizio”.
Sono i ragazzi fra i diciassette e i vent’anni che hanno trascorso una decina di giorni in Valle Sabbia per capire come le operano le realtà cooperativistiche che lungo la Valle del chiese si occupano di gestire i servizi sociali ed in particolare le persone in difficoltà.

I dodici studenti olandesi sono stati accolti fra il 23 gennaio ed il 4 febbraio di quest’anno, facendo base logistica a Idro, con l’opportunità di affiancare gli operatori valsabbini nelle attività dedicate alla gestione dei minori in difficoltà, degli anziani e dei soggetti diversamente abili.

Un’esperienza formativa al termine delle quale hanno deciso di “autotassarsi” ciascuno per 750 euro, con l’obiettivo di lasciare in Italia un segno tangibile del loro passaggio, a sostegno delle attività che per un breve periodo hanno potuto fare proprie e comprendere nella loro applicazione sul campo.

Accompagnati dagli operatori della Cogess, ente capofila insieme ad Area del progetto, i ragazzi insieme ad alcuni educatori, insegnati e ad un interprete, pur nelle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria in atto, hanno potuto fare esperienza di attività sul campo, nell’ambito della gestione delle fragilità.

Impossibilitati ad affrontare direttamente la giornata con i ragazzi ospiti delle strutture gestite da Area o da Cogess, i giovani olandesi in formazione hanno potuto rendersi conto di come vengono affrontate le problematiche nella sede vobarnese dei “Ruck e dintorni”, dove vengono gestite le dipendenze, soprattutto quelle legate la mondo della droga, ma anche alla Fattoria “Mirtilla” di Idro dove le diverse abilità vengono messe a confronto con l’ambiente naturale e con gli animali, come l’asinella Mirtilla appunto, capaci più degli esseri umani di interagire in un confronto costruttivo ed appagante, in altre condizioni impossibile da ottenere.

A Lavenone hanno visitato le sedi del Cogess Bar, dell’ostello sociale “Borgo Venno” di “Casa Naer”, dove i ragazzi diversamente abili, quelli ritenuti inidonei ad occupare posti lavorativi nelle fabbriche della zona, trovano comunque la possibilità si sentirsi utili e facenti parte di un progetto di accoglienza.

Gli studenti olandesi, oltre che in Valle Sabbia, hanno avuto la possibilità di confrontarsi anche a Brescia con l’ambiente della Caritas.
«Se ne sono andati con un bagaglio di esperienze che servirà loro per affrontare con adeguata consapevolezza le diversità con le quali avranno a che fare nella loro futura attività lavorativa», ha affermato Ester Colotti, fra coloro che in Cogess si sono occupati di gestire esperienze ed accoglienza.