Umberto Bondoni

 
Come tutti gli “uscenti” si presenta alla popolazione e quindi al voto con le cose fatte, prima ancora che con le proposte future: «Succede sempre no? I primi cinque anni di una nuova amministrazione servono soprattutto per portare avanti idee e progetti, gli altri vengono buoni per realizzarli - ci dice Bondoni al termine del suo primo mandato -. Con me si ripresenta una squadra affiatata e coesa, con qualche nome nuovo e soprattutto fra i giovani, a dimostrazione dell’attenzione che riponiamo nei confronti del futuro del paese».

Perché mai gli anfesi dovrebbero votarla di nuovo? È la domanda, volutamente provocatoria.
«Guardi, possiamo aver fatto qualche errore in questi cinque anni, non ho difficoltà ad ammetterlo e del resto solo a chi fa può capitare anche di sbagliare – la risposta -. Però non siamo mai stati fermi e ci siamo dati da fare non solo a parole, ma coi fatti, anche nei momenti particolarmente difficili come nella gestione della pandemia».

Fra le cose fatte “Noi per Anfo” vanta l’adeguamento energetico e per la sicurezza del municipio, stabile che ospita anche la scuola materna, gli interventi di arredo urbano e di valorizzazione del lungolago; c’è la particolare attenzione ai bisogni dei più deboli con l’incremento orario dei servizi ad personam; ci sono gli interventi di cura ambientale del territorio e di sicurezza idraulica; il mantenimento di buoni rapporti con gli enti sovraccomunali e con le realtà associative locali per l’organizzazione di eventi e la promozione turistica.

E per i prossimi cinque anni cosa proponete.
«A novembre, finalmente, aprirà il cantiere per la posa del collettore fognario fra Ponte Caffaro e Anfo, opera che aprirà la strada anche alla realizzazione di una pista ciclopedonale per la quale ci sono già accordo di programma, progetto e relativo finanziamento» afferma Bondoni.

Il programma elettorale prevede poi una lunga serie di interventi «che vorremmo realizzare tenendo conto delle esigenze che i cittadini ci hanno fatto notare in questi anni».

«Non solo lavori pubblici – aggiunge Bondoni -. La crisi pandemica ci ha obbligati a modificare il modo di vivere e di lavorare e ci ha fatto capire quali sono le vere priorità: salute, famiglia e solidarietà sono diventate i cardini per sperare nel futuro».
Ecco dunque fra le proposte i corsi di informatica per anziani, magari col coinvolgimento dei ragazzi del paese, la borsa di studio per gli studenti meritevoli, un luogo di incontro da realizzare negli spazi sopra l’ufficio postale.

«Fidatevi ancora di noi, sosteneteci, noi ce la metteremo tutta, con entusiasmo e tenacia» è l’esortazione di Umberto Bondoni e i suoi nei confronti degli elettori.