Un anno segnato dal Covid

Un comandante, due ufficiali, sedici fra sovrintendenti, agenti esperti, assistenti, agenti di polizia Locale ed un’impiegata amministrativa.
Più il supporto contabile ed amministrativo del dott. Rossano Cadenelli.

Questa la “forza” dell’Aggregazione di Polizia locale della Valle Sabbia che, al comando del commissario capo Fabio Vallini, ente capofila la Comunità montana di Valle Sabbia, si occupa di gestire il territorio di 18 dei 25 Comuni valsabbini, nei quali risiedono 44.199 abitanti.

L’Aggregazione è cresciuta tantissimo negli ultimi tre anni, l’ultimo “scatto” significativo quando si è aggiunta anche la realtà più grande dal punto di vista anagrafico, il Comune di Gavardo.
A premiare la scelta uffici decentrati sul territorio e la possibilità con un numero così alto di agenti, di approfondire le diverse specializzazioni con aggiornamenti costanti e l’accesso ai bandi per l’acquisto dei materiali necessari alla gestione del territorio.

«La nostra “mission”, anche nel 2020, è stata quella di essere un punto di riferimento per il territorio e per i suoi abitanti – ha rimarcato il comandante Vallini nel relazionare ai sindaci l’attività svolta -. Lo dimostrano un pronto intervento attivo 365 giorni all'anno dalle 7:30 alle 19:30, 62 servizi festivi, 45 pattuglie serali notturne (per prevenzione furti e per contrastare la guida sotto l’effetto di sostanza alcoliche e stupefacenti) e le oltre 17.000 telefonate ricevute.
Ma anche la scelta di un modello organizzativo che distribuisce gli agenti sul territorio e meno negli uffici, cosa che certamente ha migliorato oltre che nei fatti anche la percezione di sicurezza».

Ottimo il rapporto con le altre forze di polizia, nell’evitare sovrapposizioni e nelle collaborazioni, ma anche nella gestione delle telecamere a circuito chiuso presenti ormai in tutti i Comuni.

Fra le attività spiccano quelle di polizia giudiziaria che hanno portato denunciare a piede libero per vari reati 82 persone e a segnalarne 12 alla prefettura perché consumatori di sostanze stupefacenti.

Intensa l’attività di controllo delle strade: 102 gli incidenti rilevati, quasi la metà dei quali con feriti, 3.485 le sanzioni comminate per violazioni al Codice della strada.
Più di mille i controlli “commerciali”: due le attività sottoposte a chiusura, 4 sequestri, 8 sanzioni.
E poi accertamenti anagrafici (1.312), una cinquantina di controlli edilizi, 114 quelli ambientali, 2.150 gli atti protocollati, a dimostrazione di un’attività anche amministrativa intensa.

E col covid? «Su 7.580 controlli abbiamo elevato 52 sanzioni e sospeso due attività – afferma il comandante -. Nonostante le attenzioni, il virus non ha risparmiato nemmeno noi, visto che alcuni colleghi sono rimasti contagiati e altri sono finiti in isolamento fiduciario».