Le mamme, non le festeggiamo mai abbastanza

E anche se oggi siamo abituati a dedicare loro una giornata una volta all’anno, non è sempre stato così.
La festa della mamma è anzi una ricorrenza riconosciuta a livello nazionale abbastanza recentemente: la prima giornata della madre e del fanciullo fu celebrata sotto il regime fascista, la vigilia di Natale del 1933.

La festa della mamma cominciò a celebrarsi nel mese di maggio a partire dalla metà degli anni ’50: a seguito di due occasioni non istituzionali, la prima nel 1956, quando il sindaco di Bordighera decise di celebrare la festa della mamma la seconda domenica di maggio, e la seconda nel 1957, quando don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi, decise di festeggiare le mamme per il loro forte valore religioso.
Alla fine, nel 1958 Zaccari, insieme a altri senatori, decise di presentare al Senato un disegno di legge per l’istituzione della festa della mamma, che negli anni precedenti era appunto stata già celebrata, ma senza il coinvolgimento delle autorità italiane.

Dopo un lungo dibattito in Senato è entrata a far parte del nostro calendario: adeguandosi alle tradizioni degli altri Paesi, viene celebrata la seconda domenica di maggio.

Oggi, domenica 8 maggio, in occasione della festa della mamma, il Vittoriale sarà aperto gratuitamente al pubblico fino alle 21.30.
Ospite esclusivo della giornata al Vittoriale Alzek Misheff, pittore e musicista italiano, di origine bulgara, di fama internazionale, che si esibirà alle 17.00 nell’auditorium del Vittoriale.

Verrà poi inaugurato l’Albero Guerriero, opera in rame e ceramica di Patrizia Garavini donata ai giardini del Vittoriale.
Anche i trasporti saranno facilitati per l’occasione: oggi, e in previsione della convenzione che sarà stipulata tra GardaMusei e Navigarda, la società di trasporti ha predisposto un rinforzo dei servizi.
E allora, tanti auguri a tutte le mamme.