Mondo contadino di Valsabbia

Dall'indagine disposta nel corso degli anni Trenta del XIX secolo dall'alto funzionario statale emerge infatti un interessante quadro sulla realtà economica e sociale della nostra regione durante il periodo centrale della dominazione austriaca (1814-1859).

Nelle intenzioni di Karl Czoernig, tale inchiesta aveva il compito di analizzare l'economia rurale lombarda in tutti i suoi aspetti: dalla varietà delle coltivazioni praticate alle caratteristiche del suolo, dalle rotazioni agrarie in uso alle tecniche di lavorazione.
Ma non solo.

Le 52 domande del questionario predisposto dallo Czoernig miravano a raccogliere informazioni relative anche alle condizioni di vita dei lavoratori agricoli.
Salvo il caso del Bresciano, l'inchiesta fu affidata ai responsabili amministrativi dei diversi circondari territoriali in cui si articolava il Regno Lombardo-Veneto.

Nella nostra provincia il compito di condurre le indagini fu invece assegnato ad alcuni soci dell'Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Brescia.
Purtroppo, tale scelta non si rivelò felice, a causa della genericità e della concisione delle risposte fornite dagli esponenti dell'ente culturale cittadino.
Non a caso le domande relative ai distretti valsabbini di Vestone e Preseglie furono evase con poche righe e quasi nessun commento.

Ecco, di seguito, alcune delle risposte fornite dall'Ateneo di Brescia al questionario di Karl Czoernig per il circondario amministrativo di Vestone:

In che porzione sta la terra arabile o coltivabile a grano ed a seminativi con quella che si lascia a pascolo?
La terra arativa e coltivabile sta in proporzione con quella che si lascia a pascolo come uno a dieci.

Quanti lavoratori si esigono per lavorare una data estensione di terreno?
Dati venticinque piò di terreno [circa 8 ettari] coltivabile a lavorare, vi abbisognano tre uomini con un paio di buoi.
In difetto di questi si debbono accrescere le braccia di altre due persone.
Il prato nella stessa porzione esige il servizio delle braccia di due uomini. Il pascolo non ha bisogno d'opera, mentre si gode come naturalmente produce.

Il terreno è lavorato colle bestie, e con quali; ovvero è lavorato colle braccia?
Il lavoro dei terreni si eseguisce in poca parte a mezzo di buoi nel resto a braccia.

Le frutta degli alberi formano un prodotto rilevante?
I frutti degli alberi, non contemplano quello delle noci, si risolvono nelle castagne.
I castani produrranno nel distretto tremila sacchi circa di frutti.

Si fabbricano oggetti di latte; si consumano in luogo o si vendono altrove?
Si fabbricano formaggio, burro ed altri coaguli. Colla minor parte si sazia il bisogno del distretto, colla maggiore si tiene aperto un commercio al di fuori e massime colla città di Brescia.

Il vino basta al consumo del paese o se ne importa da altri luoghi?
Il vino pessimo del paese non basterebbe al bisogno di due mesi.
Si importa dal distretto di Preseglie in poca quantità e nel restante dalla felice riviera di Salò.

Lavorano le donne sul terreno, o se hanno altre occupazioni, quale è la maniera in cui sono occupate, oltre alle faccende domestiche?
Generalmente nel distretto lavorano i campi uomini e donne.
A Bagolino, paese il più popolato del distretto, più le donne che degli uomini, essendo questi ultimi dedicati alla pastorizia e al commercio del ferro. Dopo di ciò le donne non hanno altra occupazione tranne le domestiche.

I contadini si occupano anche in altri lavori oltre l'agricoltura?
I contadini si occupano unicamente all'agricoltura, mentre i carbonai i fabbri ferrai (qui in gran numero), i falegnami e le persone di altro mestiere attendono esclusivamente al proprio.

Quale è il cibo abituale dei contadini, e quale la bevanda?
Grossolana minestra, formaggio scadentissimo, altri coagulati di peggiore qualità, legumi e polenta.
Di rado carne e vino.

Quale quantità di carne consumano i contadini in un anno?
Data la famiglia agricola composta di cinque individui, consumerà in un anno un peso (circa 8 kg.) di carne di majale insaccata; quattro pesi (circa 32 kg.) d'altra carne, metà vitello, metà soriana. Si aggiungano cinque polli.

Quali sono le stoffe di cui si vestono gli uomini e le donne delle famiglie agricole e quale ne è il costo?
Gli uomini si vestono in ogni stagione con abito di ordinario cotone; le donne di tela, canape o lino a colori.
Calcolato un abito intero all'anno all'uomo ed alla donna si valutano questi cadauno dell'importo di L. 30 compresi gli accessori.

Il comune sostiene spese per oggetti di beneficenza, p.e. soccorsi ai cronici, ecc.?
La miseria abbonda, il pudore è però tanto che ove non si offra elemosina nessun la chiede.
I miserabili però si conoscono e vivono dalle pubbliche e dalle volontarie elargizioni. Non dunque accattoni.