28 Novembre 2007, 00.00
Valsabbia - C
Servizi ai disabili 2

I perchè della politica

Dalla Comunitŕ montana le motivazioni tecniche che hanno portato gli amministratori ad operare la scelta di trasferire il Cdd da Barghe a Idro.

COMUNITA' MONTANA DI VALLE SABBIA

RELAZIONE TECNICA IN MERITO ALL’UTILIZZO DELLA STRUTTURA DI IDRO E
DEI BISOGNI SOCIO – ASSISTENZIALI DEL TERRITORIO

Relazione in merito alla realizzazione della struttura da adibire a Casa Alloggio presso il Comune di Idro

Lo stabile collocato presso il Comune di Idro, in data 30 Luglio 2007 è stato visionato dal Dott. Turri Zanoni, coordinatore socio- assistenziale del Distretto 12 e referente del settore Vigilanza .
Da una prima verifica lo stabile risulta idoneo ad accogliere un servizio di CAH ( Comunità Alloggio per disabili) per 10 utenti, poiché dal punto di vista strutturale c’è il rispetto della normativa.
E’ chiaro che la struttura CAH potrebbe funzionare , ma non beneficerebbe dei contributi del Fondo Sanitario Regionale, in quanto considerata servizio Socio- Assistenziale. Questo implicherebbe un costo giornaliero presunto, per utente attorno ad € 94,97 ( con almeno sei ospiti presenti nella struttura) a carico del Comune di residenza e della famiglia ( circa 2.846,10 € mensili). Ovviamente una struttura di tipo socio- assistenziale non può accogliere utenti disabili compromessi dal punto di vista sanitario. In quest’ultimo caso la struttura dovrebbe accreditarsi con la Regione Lombardia come servizio CSS ( Comunità Socio – Sanitaria per Disabili). In questo modo potrebbe ricevere un contributo giornaliero per utente di 16,00 € che andrebbe ad abbattere la retta, portandola a € 78,87 ( con almeno sei ospiti presenti nella struttura) per una spesa mensile a carico dei Comuni o delle famiglie di € 2.366,10.
La Regione Lombardia ha dichiarato, con proprie circolari che chiuderĂ  gli Accreditamenti per le nuove strutture per tutto il 2007 e non ha dato indicazioni temporali in merito alla riapertura degli accreditamenti.
E’ stato, inoltre svolto un colloquio con la referente del servizio NSH ( che si occupa della valutazione di situazioni di disabili da inserire nelle varie strutture). La referente ha comunicato che al momento per il nostro Distretto è in giacenza un'unica richiesta per una struttura residenziale (Comune di Paitone) oltretutto molto grave che necessita di un inserimento immediato. Due sono invece le richieste in giacenza nel Distretto 11, ma che hanno esplicitamente chiesto l’inserimento presso la struttura di Toscolano Maderno.
La referente del servizio NSH dell’ASL, ha messo in evidenza anche altri aspetti: la collocazione della futura struttura , che è molto lontana territorialmente (soprattutto per utenti provenienti da Brescia)e i costi che ovviamente inizialmente sono alti ( sarà molto difficile trovare un Comune e una famiglia disposta a pagare una retta mensile di € 2.366,10 se accreditati ).
Altro aspetto importante è che gli utenti inseriti nella Casa Alloggio, durante la giornata potrebbero frequentare anche altri servizi: SFA, CDD, ecc. Quindi sarebbe necessario pensare ai trasporti e ovviamente alle rette dei servizi, che sarebbero comunque a carico della famiglia e del Comune di residenza.
Va inoltre sottolineato che la Cooperativa il Faro, ha dichiarato di essere in grado di far funzionare la struttura solo se accreditata, e con almeno 5/6 utenti.
Quindi il rischio è che la struttura resti chiusa e ferma per alcuni anni.

Ipotesi future:
La Cooperativa il Faro ha convenuto, per evitare di tenere chiusa e non utilizzata la struttura costruita a Idro, che la stessa potrebbe essere adibita a futura sede del CDD. La sede attualmente utilizzata e presente a Barghe, non è più adeguata dal punto di vista normativo ed è già stato acquisito il Progetto per una nuova sede.
La Comunità Montana ha incaricato un esperto di valutare la fattibilità della proposta concordata con la Cooperativa il Faro. Da un primo sopralluogo è emerso che la costruzione collocata a Idro potrebbe essere compatibile da un punto di vista strutturale ad ospitare il servizio CDD con 30 utenti. Si potrebbe ipotizzare la creazione di un “polo per la disabilità” in cui oltre a spazi per il CDD vi sia anche un’ala da adibire a Casa Alloggio, visto che l’attuale struttura è ampliabile. In questo modo, oltre a dare una risposta ai bisogni del territorio e a quelli delle famiglie si ottimizzerebbero le risorse. Pare inoltre, che nelle vicinanze della struttura di Idro (a circa 500 metri) sorgerà un centro di tipo riabilitativo con piscina, che gli ospiti del CDD potrebbero utilizzare. Inoltre, vi è la presenza a Idro dell’Istituto di Istruzione Superiore di Valle, con il corso di OS (Operatore Sociale) per cui sono pensabili momenti di scambio , sia intermini di risorse umane che in termini di esperienze educative per gli allievi e di socializzazione per gli ospiti della struttura.
Si potrebbe ipotizzare anche un altro utilizzo dell’immobile valutando i diversi bisogni del territorio, alcuni dei quali elencati nella pagina 6, nonché gli standard strutturali e la normativa di riferimento.

Situazione attuale CDD (Centro Diurno per Disabili) di Barghe
Al 31 Luglio 2007 presso il Centro Diurno per Disabili di Barghe erano inseriti n. 24 utenti provenienti dai seguenti Comuni:
n. 03 Agnosine
n. 01 Bagolino
n. 01 Bione
n. 02 Casto
n. 01 Idro
n. 02 Lavenone
n. 01 Odolo
n. 01 Pertica Alta
n. 02 Preseglie
n. 03 Sabbio Chiese
n. 04 Vestone
n. 02 Vobarno
n. 01 RoèVolciano ( è stato inserito a Barghe perché quando ha iniziato a Villanuova non c’era posto)

Attualmente il CDD di Barghe è accreditato per n. 30 posti. Il contratto di accreditamento è provvisorio (Delibera Asl n. 381 del 10 .05.06), in quanto la sede presenta una serie di “carenze” di tipo strutturale per cui è stato presentato un Piano di Adeguamento. La nostra autorizzazione è valida solo sino ad Agosto 2009.
Entro tale data o si adegua l’attuale struttura oppure è necessario trasferirsi in un altro stabile.
Nell’eventualità ciò non avvenisse perderemmo l’accreditamento e quindi anche le risorse economiche della Regione.

Servizi presenti nel Distretto 12 di Valle Sabbia:

AREA ANZIANI

Le strutture e i servizi rivolti ad anziani presenti nel territorio si possono così sintetizzare:
- Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) accreditate sono 9 ( Bagolino, Nozza, Odolo, Sabbio Chiese, Vobarno, Roè Vociano, Villanuova Sul Clisi e Gavardo) per un totale di 586 posti letto di cui n. 13 di sollievo.
Sono attivi 2 nuclei Alzheimer presso le strutture di Bagolino e Nozza, per un totale di 44 posti.
Presso le strutture di Nozza e Bagolino sono presenti anche disabili con autorizzazione rilasciata dall’ASL di Brescia. ( n. 04)
I Centri Diurni Integrati (CDI) presenti sul territorio sono pari a 3 ( Nozza, Vobarno e Villanuova)
Presso la RSA di Vobarno è in corso una sperimentazione di assistenza alberghiera notturna con due posti letto.
- I Centri Diurni Anziani (CDA) autorizzati sono 3 presso i Comuni di Gavardo, Prevalle e Villanuova S/C per un totale di posti pari a 160.
- Le Case Albergo autorizzate sono 2 e si trovano presso la localitĂ  Ponte Caffaro nel Comune di Bagolino e nel Comune di Prevalle, per un totale di 64 posti.
- Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) è attivo in 12 Comuni.
- Il Servizio Pasti a Domicilio è presente in 17 Comuni.
- Il Telesoccorso è operativo in 10 Comuni.
- I Centri Sociali sono pari a 12, prevalentemente gestiti da associazioni di volontariato.

AREA DISABILI

Le strutture e i servizi in favore di persone disabili attivi nell’ambito distrettuale 12 sono:
- I Centri Diurni Disabili (CDD), ex Centri Socio Educativi, di valle sono ubicati nelle sedi di Barghe e Villanuova S/C con una capacitĂ  ricettiva complessiva di 40 posti.
- Il Servizio di Formazione e Autonomia (SFA) ARCOBALENO, gestito da una cooperativa sociale del territorio, ha sede nel Comune di Roé Volciano ed è in grado di ricevere un numero massimo di 18 utenti.
- Il Nucleo di Inserimento Lavorativo (NIL) e il Nucleo Servizio Handicap (NSH) sono stati affidati all’ASL di Brescia dai 27 Comuni dell’ambito distrettuale di Valle Sabbia (per il biennio 2006/2007).
- La Casa Domotica (Progetto Abilitando), sono stati costruiti 3 appartamenti per offrire un’esperienza di vita indipendente a 5 disabili fisici, presso il Comune di Barghe.
- Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) è attivo in 17 Comuni del Distretto.
- Il Servizio di Assistenza ad Personam può essere attivato in tutto il territorio sulla base di un progetto condiviso con il Comune di residenza dell’utente, la scuola e l’ASL.
- Un Gruppo di auto-aiuto rivolto a famiglie di disabili e condotto da un esperto dell’ASL, presso la sede del Distretto socio-sanitario di Nozza di Vestone.

AREA IMMIGRATI

Per quanto concerne l’area immigrati il Distretto 12 ha attivato due ordini di servizi ai sensi della Legge 40/98:
- Sportello Unico Immigrati, servizio decentrato della Questura con valenza distrettuale, attivo presso 4 sedi dislocate sul territorio e ubicate nei Comuni di Paitone, Gavardo, Vobarno e Vestone;
- Interventi educativi e di mediazione culturale attivi nelle scuole materne, elementari e medie dell’intero Distretto.

AREA MINORI

Le strutture e i servizi rivolti a minori e giovani presenti nel Distretto 12 si possono così riassumere:
- Gli Asili Nido accreditati nel Distretto 12 sono 9 per una capacità ricettiva complessiva pari a 196 utenti (0,29 % in rapporto alla popolazione esistente). Delle suddette strutture, 3 sono gestite da enti pubblici 6 dal privato sociale. A Paitone è attivo un nido famiglia finanziato ai sensi della Legge Regionale 23/99.
- I Baby-Parking attivi sono 3, ubicati tutti in media e bassa valle.
- I Centri Ricreativo Diurni (CRD) autorizzati sono 20 e sono in grado di accogliere 1.770 minori, 13 sono gestiti da parrocchie e 7 da enti pubblici.
- I Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) autorizzati sono 5, sono in grado di ricevere 245 minori e sono concentrati fra media e bassa valle.
- Il Servizio di Assistenza Domiciliare Minori (ADM) è attivabile in ogni comune del Distretto 12 in seguito alle procedure di avviamento del servizio di Tutele Minori.
- Il Servizio Informagiovani è presente in 3 Comuni: Villanuova per la bassa valle, Vobarno per la media e Vestone per l’alta.
- Progetti correlati alle Leggi di Settore 285/97 e 45/99: interventi di tipo sperimentale per la prevenzione del disagio (educativa di strada, animazione in oratorio, prevenzione in ambito scolastico e lavorativo) e iniziative rivolte alla famiglia (gruppo di auto-aiuto, formativi, ecc.).

AREA POVERTA’ ED EMARGINAZIONE

Per quanto concerne l’area della povertà e dell’emarginazione sono attivi i seguenti servizi e interventi:
- Le Caritas zonali distribuite in bassa, media e alta valle: ubicate presso i Comuni di Gavardo, Vobarno e Vestone.
- Il Progetto “Interventi a favore delle persone in situazione di povertà estrema e senza fissa dimora” ai sensi della 328/2000 interdistrettuale in collaborazione con il Distretto 11 del Garda.

AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE

Le strutture e i servizi rivolti al disagio psichico e alle dipendenze di riferimento per il Distretto 12 si possono così riepilogare:
- I Servizi di Assistenza Domiciliare (SAD) è attivo in 11 Comuni dell’ambito.
- Le Iniziative di tipo sperimentale a carattere educativo quale sostegno al paziente con patologia psichiatrica.
- La Comunità Protetta e il Centro Psico Sociale (CPS) per i distretti 11 e 12 sono ubicati presso il Comune di Salò.
- Il Servizio Tossicodipenze (Ser.T) per i distretti 11 e 12, è ubicato presso il Comune di Salò.
- Le ComunitĂ  di Recupero per tossicodipendenti accreditate sono 2: una a Vobarno e una a Paitone.
- L’Associazione Club Alcolisti in Trattamento (ACAT) è presente in 4 Comuni dell’ambito12.



BISOGNI DEL TERRITORIO
( Piano di Zona 2006 – 2008)

ricoveri di sollievo

Considerate le difficoltà che incontrano i servizi sociali nell’attuare interventi d’urgenza in particolare per situazioni multiproblematiche (dipendenze, stranieri in situazione di grave emarginazione, alcool-dipendenti) sarebbe utile predisporre un progetto, che coinvolga strutture esistenti sul territorio (ad es. Comunità Ai Rucc, centri di accoglienza Caritas), al fine di riservare uno o due posti per ricoveri temporanei d’emergenza e di costruire percorsi condivisi di reinserimento sociale.

AZIONI INNOVATIVE IN AMBITO psichiatrICO

L’area della salute mentale obbliga ad una riflessione e rilettura del contesto.
Ad oggi la situazione del Distretto 12 presenta aspetti che non possono essere sottovalutati, in particolare si evidenzia quanto segue :

- i pazienti in carico al Servizio di Psichiatria sono 750, di cui il 55,47% è rappresentato da femmine e il 44,53% da maschi;

- le diagnosi prevalenti sono: sindromi affettive (29,60%), schizofrenia e sindromi deliranti (21,73%) e le nevrosi (14,93%);

- il numero maggiore di utenti è concentrato nella fascia d’età oltre i 40 anni

I dati sopra menzionati rappresentano solo una parte del problema, poiché c’è una situazione sommersa, spesso ignorata. Il territorio ha percezione del fenomeno solo quando si manifesta con modalità violente o gesti estremi.
Si ritiene opportuno pensare a nuovi interventi, a carattere sperimentale, che vedano il coinvolgimento delle istituzioni territoriali , delle famiglie e degli utenti.

AZIONI IN AMBITO PEDIATRICO E DELLA NEUROPSICHIATRIA

Il Distretto 12 presenta molteplici anomalie in questo specifico comparto.
L’Alta Valle (11 Comuni ) è totalmente sguarnita del servizio di Pediatria ( e’ vero che il Distretto dell’Asl mette a disposizione alcune ore di consulenza ma non è possibile definirlo servizio Pediatrico). Questo, oltre a creare una situazione di disparità tra i cittadini, procura non pochi disguidi per i genitori di bimbi in età evolutiva.
Anche per il servizio di Neuropsichiatria, presente come unica sede presso l’ospedale di Salò ( fino a poco tempo fa era a Barbarano) vi sono una serie di problematiche. La prima è ovviamente la collocazione, la seconda riguarda il personale. Infatti vi è un unico medico neuropsichiatria che si occupa dell’utenza sia del nostro Distretto che di parte del Distretto 11. Pertanto molte situazioni non vengono prese in carico o addirittura vengono inviate privatamente. Quindi tutta la parte della diagnosi e cura delle patologie dello sviluppo neuropsichico viene a mancare.



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