Raffaele Cominelli, chi era costui

Un poeta, mezzo pazzo, ricco possidente ma tanto povero da vestire estate e inverno lo stesso cappotto sdrucito.
Un’anticonvenzionale, inseguito da mille proposte di procacciatori di affari ma indomito, a costo di vivere nel suo nobile palazzo semidiroccato.
Una vita strana quella di Raffaele Cominelli, il Millenico (1893-1981), laureato alla Regia Università di Pisa con una tesi sui “Trionfi” di Francesco Petrarca, e confinato nello splendido palazzo di Cisano, sfamato dai suoi contadini che sempre ne hanno avuto rispetto. Scrisse e pubblicò una nutrita serie di poesie raccolte in volumetti tematici autofinanziati.

Nella ricorrenza del 120° anniversario della nascita la Fondazione Cominelli –erede della proprietà di Raffaele che volle finalizzare il tutto alla valorizzazione della cultura gardesana- ha chiesto a Flavio Casali, già pubblicista, dirigente dei servizi socioculturali del Comune di Salò, autore di vari volumi, curatore di corsi di lingua e letteratura ebraica con il Rabbino Luciano Caro, di ripresentare una commedia scritta e rappresentata nel giugno del 2011.

Si tratta di “I versi dell’anima di Raffaele Cominelli. Vita grandiosa di un poeta contadino, libero, ma generoso”.
La commedia è narrata dallo stesso autore e interpretata nei vari personaggi dal Teatro Gavardo con Andrea Giustacchini nei panni di Raffaele Cominelli.

La colonna sonora, rigorosamente dal vivo, è garantita dal maestro chitarrista Luca Lucini, classe 1971, diplomato con Sergio Bertasio e perfezionato con Giampaolo Bandini e Giovanni Puddu.
Vincitore di vari concorsi è attivo come solista e in formazioni cameristiche.
E’ con Matteo Falloni, direttore artistico dei “Pomeriggi musicali di Salò”.
Alla commedia seguirà “Gelato al Chiaretto” in collaborazione con l’Azienda Redaelli De Zinis di Calvagese della Riviera.

L’ingresso è libero.

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