Cedral Tassoni, alla ricerca di nuovi mercati

Nel Bresciano il capitalismo dinastico ha costruito le sue fortune sulla capacità di combinare doti imprenditoriali, tradizioni locali e competenze professionali, come nel caso della Cedral Tassoni, storica azienda salodiana. Il motore che da sempre spinge questa azienda è il suo forte radicamento sul territorio gardesano: la famiglia di Michela Redini, che controlla il 75% delle quote azionarie, negli anni Ottanta dell’800 aveva raccolto il testimone della farmacia del conte Nicola Tassoni, famosa già all’epoca per l’acqua di tutto cedro.

Paolo Amadei, avo di Michela, all’inizio del secolo scorso dava impulso alla prima, importante trasformazione: da farmacia a stabilimento farmaceutico dove venivano realizzate produzioni strettamente legate agli aromi estratti dai frutti di cedro (coltivati sul Garda), che spaziano dall’acqua di tutto cedro al liquore.

L’ulteriore salto è compiuto negli anni Venti del ’900 con la commercializzazione su larga scala della produzione e la creazione di una nuova bibita: la «Cedrata Tassoni», uno sciroppo dal gusto originale che il mercato accoglie con successo. Da questa fase, inizia la diffusione del brand su tutto il territorio nazionale grazie alla pianificazione di campagne pubblicitarie mirate, frutto dell’estro e della fantasia dei migliori illustratori del tempo come Achille Luciano Mauzan.

L’ultima evoluzione produttiva avviene negli anni ’50, con il passaggio dallo sciroppo alla bibita sodata, grazie al lancio commerciale della «Tassoni soda». Un prodotto, quest’ultimo, che fin da subito ha goduto dei favori del pubblico e che, ancora oggi, rappresenta la bevanda di punta dell’azienda salodiana.

Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, attente campagne pubblicitarie affidate ad un testimonial come Mina hanno consentito alla Tassoni di far conoscere questa bevanda a un vasto pubblico. E proprio il cliente finale rappresenta la grande forza di questa azienda, che vende il 65% della produzione al canale commerciale Bar-Ristoranti e il restante 35% alle catene della grande distribuzione.

Dal 2010 il nuovo consiglio di amministrazione, presieduto da Bruno Cavallone, ha programmato nuovi investimenti sulle linee produttive, sulle strutture logistiche e la realizzazione di un archivio aziendale consultabile al pubblico. Ma non solo: tenuto conto della ricchezza del materiale documentario presente in azienda, il consiglio di amministrazione e l’amministratore, Angelo Bettinzoli, stanno portando avanti l’ambizioso progetto volto alla realizzazione di un museo aziendale.

Ulteriori obiettivi sono quelli, da un lato, di portare la cedrata, vanto del nostro Made in Italy, all’estero, storicamente infatti l’azienda salodiana ha realizzato e sta realizzando il suo fatturato interamente sul mercato interno. Dall’alto l’apertura al mondo giovanile: non a caso Tassoni è diventata recentemente sponsor della nazionale di basket.

in foto una storica locandina pubblicitaria del 1901

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