09 Marzo 2015, 07.01
Valsabbia
Lettere

Unità dei cacciatori: «Un mito infranto»

di Filippo Grumi

“Cari amici, oggi è stata una giornata importantissima”. Inizia così il post della rappresentante del S.V.I. il Sindacato Venatorio Italiano in data 27 febbraio ed in questo caso come darle torto...


Finalmente finisce un’era, quella del mito dell’unione delle associazioni venatorie, la presunta panacea di tutti i mali del mondo della caccia.

C’è voluto tempo, forse troppo, ma alla fine questo falso mito, questa irrealistica idea si è sciolta come neve al sole e ha lasciato chi la spacciava come unico valore da perseguire, costi quello che costi, a scapito della propria storia, dei propri valori e diciamolo, anche a scapito della propria base, con un pugno di mosche in mano.

Un gruppo di associazioni venatorie praticamente sull’orlo dell’estinzione visto i sempre più esegui iscritti, (le elenchiamo tutte Liberacaccia, Italcaccia, Acl, Cpa, Cpe, Svi Ucs e Acb, Ascn e Sips, senza offesa se ne manca qualcuna, ma queste sono quelle citate dalla signora di cui sopra) si uniscono per dare vita ad una nuova associazione venatoria, il cosiddetto “accordo del Tortellino”, chiamato così perché siglato a Bologna.

Ed il collante di questi mondi fino ad ieri così diversi quale è?
Semplice, cito testualmente ”solo insieme possiamo veramente difendere la categoria dei cacciatori dai soprusi dei nostri governanti, delle lobby animaliste e delle 3 sorelle filo-ambientaliste.” (le tre sorelle sono F.I.D.C., A.N.U.U. e ARCICACCIA per chi non lo sapesse).

Concetto ribadito in tutte le dichiarazioni pubbliche delle sigle di cui sopra,
ma a mio avviso un’associazione di cacciatori che nasce nell’intento di fare la guerra ad un’altra associazione di cacciatori la dice lunga sulla volontà di fare DAVVERO il bene dei cacciatori, di tutti i cacciatori.

Basterebbe già questo per identificare per bene questo “entusiasmante progetto”, ma andiamo anche oltre:
“La fuoriuscita da F.A.C.E. (European Federation of Associations for Huntings and Conservation n.d.r.) di Libera caccia e Italcaccia è stata x noi piccole ma combattive associazioni, certamente un chiaro segnale che la direzione era quella giusta”.

Queste associazioni sono uscite da F.A.C.E. per il tradimento di F.I.D.C. che sia allea con il nemico Legambiente …a difesa dell’orso marsicano!
L’accodo con Legambiente è un tradimento (e di che cosa visto che nello stessa F.A.C.E. ci sono progetti per la salvaguardia dei grandi predatori, i World Wildlife day, ecc..) ai loro occhi gravissimo tanto da essere l’argomento utilizzato per attacchi violenti, a volte andati anche ben oltre l’insulto.

Strano che si siano accorti solo ora di un progetto che la F.I.D.C. porta avanti da più di un anno, ma questo non stupisce, ad una settimana dalla  fuoriuscita sono già pronti con un associazione nuova di zecca…strano vero?
Però, a ben vedere, nel loro “entusiasmante progetto” sono coinvolte anche associazioni ambientaliste (vedi la rete Wilderness) e allora faccio un po’ fatica a capire: le associazioni ambientaliste sono tutte nemiche dei cacciatori o sono nemiche solo quelle con cui parla la F.I.D.C.?

Un gridare allo scandalo per un documento che la F.I.D.C. ha sottoscritto con Legambiente, talmente segreto che il documento con tanto di firme è sui profili e sui siti di tante associazione e singoli cacciatori.

Leggendo il programma di questa “nuova” associazione nata a Bologna si capisce come cerchi di imitare quello che F.I.D.C. fa già da molto tempo ormai, collaborare con il mondo scientifico (vedi il progetto beccaccia e alzavola) e dialogare con il mondo ambientalista meno estremo..quindi cosa fanno di nuovo questi che fino a ieri picchettavano orgogliosi l’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale) ovviamente senza ottenere nulla?
Sarà questo il loro “nuovo” modo di approcciarsi alle istituzioni?

Vedremo, ma se il buongiorno si vede dal mattino…auguri.

Volendo ben guardare, le dichiarazioni “programmatiche” condite di tante belle parole, sparse a più non posso nel cyber spazio della rete in realtà sono una sorta di cortina fumogena buttata addosso a tutti i cacciatori che onestamente e in buona fede guardano a questo progetto.

La rappresentante dello S.V.I. infatti prosegue come se niente fosse dichiarando che loro “devono” dare vita ad una “nuova associazione riconosciuta” altrimenti “Non avremmo avuto accesso al fondo istituto presso il Ministero del tesoro (ai sensi dell’art. 24 della L.157/92), e non avremmo avuto rappresentanti negli organi direttivi degli organi territoriali di caccia (ATC). “

TOMBOLA! Ecco a cosa aspirano!
Vogliono soldi e poltrone... insomma quello che per anni è stato il loro unico cavallo di battaglia per dare addosso alla F.I.D.C. (colpevole ai loro occhi di essere attenta più alle poltrone e ai fondi che alla tutela della caccia) è in realtà il loro UNICO VERO SCOPO!!!
Mirare alle poltrone ed ai soldi. Predicano bene, fanno i Savonarola di turno e poi…

In conclusione, la pensavo come la rappresentante dello S.V.I. all’inizio di questo articolo e la penso allo stesso modo per quanto segue..
“Sia chiaro, prendo e prendiamo tutti le distanze dalle tre sorelle adesso potete scegliere. Con noi non troverete poltrone ma sicuramente troverete volontà passione nel portare avanti le nostre battaglie contro la Brambilla e le tre sorelle”.

Non si preoccupi, non è necessario prendere le distanze dalla F.I.D.C. perché la differenza c’è già, si vede e mi creda, è pure abissale perchè mentre questi signori si riuniscono per decidere come essere “contro” qualcosa la F.I.D.C. presenterà ricorso al T.A.R. contro la delibera di Mantova che viete la caccia sul territorio comunale, fatti.. non parole.

Siamo convinti che questo patto non reggerà e non arriveranno ad agosto insieme a mangiare i tortellini, ma faccio a loro tanti auguri, più che altro li faccio a quei cacciatori che ancora una volta riporranno, male, le loro speranze in un gruppo di dirigenti che per salvarsi dall’estinzione ha deciso di ingaggiare una anacronistica battaglia contro la F.I.D.C. .

Questo non è difendere la caccia, è semplicemente perdere la faccia.



Commenti:
ID56199 - 09/03/2015 08:11:58 - (Giacomino) - Ecco

Un vero problema che da anni assilla l'Italia, al confronto l'invasione massiccia di terroristi mandatici dai libici paiono noccioline.

ID56203 - 09/03/2015 09:37:12 - (punto) - bhe..........

che la F.I.D.C fosse il trampolino di lancio per prendere una poltrona in provincia o in regione si era capito da un po,basta vedere chi dirige enti adesso,le rappresentanze ATC e CA devono comunque sottostare e fare quello che dicono i GRANDI CAPI.... e le pecore (Noi Cacciatori) che paghiamo stato,provincia,atc/ca,associazione(fidc,arci caccia,libera caccia,ecc,ecc,ecc,Tortellini vari...)non ci resta che soccombere e stare zitti......Anni fa' crearono un 'movimento politico' facendoci pagare mi sembra 5 euro per aderire,promisero mari e monti,ombrelloni,champagne e fragole in spiaggia e forse anche qualcosa d'altro...........ma dove sono finiti ????Secondo me sarebbe opportuno una bella pulizia generale anche ai vertici della caccia,la passione e' passione la politica e i politicanti prendano altre strade e alti consensi elettorali.......

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