16 Novembre 2007, 00.00
Odolo
Cosa puzza a Odolo?

Vallesabbianews di nuovo preso di mira

di Ubaldo Vallini

E' un vizio allora: diamo spazio ai lettori perché questi possano esprimersi liberamente e alla prima parola sgradita chi ha poco da dire querela.
Finirà tutto in pane e acqua, ne siamo certi, resta però, fastidiosa, l'intimidazione.

E' un vizio allora: diamo spazio ai lettori perché questi possano esprimersi liberamente e alla prima parola sgradita chi ha poco da dire querela.
Finirà tutto in pane e acqua, ne siamo certi, resta però, fastidiosa, la pratica dell'intimidazione... e le parcelle degli avvocati che qualcuno dovrà pur pagare.

“Come mai l’allora Assessore all’ambiente fu costretto alle dimissioni, pare perché stufo di prestare la propria faccia per una politica che non condivideva più e che, in nome dell’ambiente, colpiva in realtà solo alcuni ‘nemici’ dell’allora Primo Cittadino?â€. Queste parole, che vanno lette nel contesto di un civilissimo botta e risposta fra due lettori di Vallesabbianews, e anche modernissimo visto che uno si trovava in Cina e quell’altro in Valle Sabbia, hanno fatto arrabbiare il citato amministratore (l’ex sindaco). Chissà che letteraccia ha mandato al direttore del giornale perché la pubblicasse direte voi, magari approfitandone per levarsi qualche sassolino che da troppo tempo gli gira dolorosamente nelle scarpe. Invece no: prese carta e penna, anzichè intervenire nella discussione, l’amministratore che fa? Querela.
Ed ecco che ci risiamo: quando non gli va quello che scrivi, invece che risponderti per le rime con delle parole come hanno il sacrosanto diritto di fare, certe persone te lo fanno sapere dai carabinieri.
Nessuno mi toglie dalla testa che quando succede così è perché proprio non hanno null’altro da dire. E me ne dispiace. Rimango così dell’opinione, già espressa proprio titolando una delle tre lettere che ripubblico qui sotto, che a Odolo “c’è puzza e puzzaâ€.

04/10/2007 "A Odolo tutti sanno, da sempre"
Caro Direttore,
nella speranza che non censuri la mia e-mail, voglio solo dire che sono anni (decenni) che le aziende (non solo il Valsabbia) odolesi fanno respirare le sostanze piu' nocive, e gli abitanti di Odolo lo sanno!!
Non credo proprio che sia stato un "terremoto "come dice lei, tutti sapevano... basta passeggiare per il paese e respirare quell'aria per sapere quanto puzza!!
Inoltre la precedente giunta comunale aveva compiuto molti sforzi per far rispettare le regole (lavorare si ma con serieta'), quando poi, con le ultime elezioni il sindaco e' cambiato, le aziende hanno subito rallentato i lavori di messa in sicurezza (per quanto riguarda gli inquinanti) chiedendo proroghe, poi concesse dalla nuova giunta in carica.
Insomma, non stupiamoci.. ne vedremo ancora delle "belle".
..intanto chi paga saranno solamente gli abitanti che vivono in paese tutto l'anno.
Grazie
Matteo Ferraboschi

Risposta: Censurare? Non ci penso nemmeno. Attendiamo repliche, buone anche le conferme.
...la prima replica è la mia:
Scrivendo di "terremoto" mi riferivo alle centinaia di famiglie che rischiano il reddito, non certo ai fumi d'acciaieria.


15/10/2007 C'è puzza e puzza
Caro Direttore,
leggo solo oggi la e-mail inviata dal Sig. Ferraboschi in merito ai problemi ambientali del comune di Odolo.
Che le industrie tendano a privilegiare l’utile in bilancio rispetto agli investimenti tecnologici per ridurre l’impatto ambientale è cosa nota. Che le amministrazioni pubbliche debbano salvaguardare interessi diversi e spesso in conflitto tra loro (ambiente, diritto alla salute, ma anche diritto al lavoro ecc.) è cosa altrettanto nota così come è risaputo che il trovare un giusto punto di equilibrio tra i legittimi interessi contrastanti è cosa complicata.
Ma al Sig. Ferraboschi tutto questo probabilmente non interessa poiché dal tono della lettera appare chiaro che l’unico obiettivo del suo intervento sia quello di colpire la nuova giunta comunale colpevole, a suo dire, di aver concesso proroghe (quali?) su non meglio identificati lavori di messa in sicurezza ambientale.
Gli abitanti di Odolo pagherebbero per tutto questo ed anche per una loro presunta incapacità di capire tutto il bene che aveva fatto per loro la precedente Amministrazione. Ma allora chi li ha “costretti†alle elezioni di pochi mesi fa a cambiare Sindaco ed Amministrazione?
E se tanto era stato fatto in campo ambientale perché è ancora possibile “… passeggiare per il paese e respirare quell'aria per sapere quanto puzza!! …â€.
Come mai l’allora Assessore all’ambiente fu costretto alle dimissioni, pare perché stufo di prestare la propria faccia per una politica che non condivideva più e che, in nome dell’ambiente, colpiva in realtà solo alcuni ‘nemici’ dell’allora Primo Cittadino?

Sig. Ferraboschi Lei resti pure delle sue idee ma si renda conto che il tempo della campagna elettorale è ormai passato.
Cordialmente
Lettera firmata

25/10/2007 Quanto sono "fumosi" quegli equilibri
Caro direttore,
è proprio vero, c’e’ puzza e puzza, o, come disse il buon Guglielmo, c’e’ del marcio in Danimarca. Nel caso specifico parrebbe che il marcio si nasconda fra le emblematiche righe del sig. lettera firmata (al quale e’ stato concesso comunque il lusso di rivolgersi a me come sig. Ferraboschi) che sembrano sortire da quel folto e deleterio sottobosco della politica, fatto di interessi e relazioni non sempre cristallini, che sempre piu’ invade le piccole realta’ della provincia italiana.
Ammetto di aver sbagliato a porre un confronto diretto fra le due amministrazioni, certe volte ci si lascia coinvolgere da simpatie piu’ o meno forti e comunque a ognuno le proprie colpe, ma sembrerebbe che il sig. lettera firmata, descrivendo il migliore dei mondi possibili con il suo “giusto punto di equilibrio tra i legittimi interessi contrastantiâ€, non abbia mai fatto due passi per le vie del paese, godendo del profumo di violetta che inebria l’aria; forse non e’ compito suo pulire I vetri delle finestre da uno spesso strato bituminoso ogni giorno.
Spero che la boria di certi anonimi non debba essere metro di giudizio per una corretta gestione delle risorse del paese e mi attengo a quello che credo sia il puro buon senso: un comprensorio minimo come la Conca (ex) d’Oro si trova attanagliato da Quattro zone industriali cresciute esponenzialmente, seguendo le orme di quanto fatto in anni precedenti a Odolo.
Ora ci si puo’ soffermare per mesi a tentare di individuare il “giusto punto di equilibrioâ€, ma che qualcuno in buona fede possa affermare che Odolo versa tuttora nella necessita’ di essere sommersa dai propri fumi per questioni sociali che la renderebbero diversa e speciale rispetto ad altri paesi circostanti, e’ francamente sbalorditivo.
Quanto all’insulsa polemica sull’intelligenza degli abitanti di Odolo mi sia concesso astenermi da tanta scipita demagogia. Desidero inoltre notificare al sig. lettera firmata (mi dia infine la possibilita’ di rivolgermi a Lei con il suo vero nome!) che benche’ io risieda ormai da anni in Cina non per questo sono costretto a collegarmi al telegrafo tutte le sere o a sbracciarmi in segnali di fumo: esiste piu’ di un mezzo, fra cui questo meritevole sito, che per tempo, e senza necessita’ di una sua puntigliosa quanto stucchevole precisazione, laddove ci si dovrebbe piuttosto interrogare di problemi reali come l’impennata delle morti per tumore, superiori al tasso nazionale, piuttosto che sciupare tempo giocando di fioretto, mi aveva avvisato dell’avvenuta chiusura delle elezioni.
Matteo Ferraboschi

PS - Non che l’aria cinese sia migliore di quella di Odolo, anzi, proprio per questo una persona sogna per il proprio paese possibilita’ di miglioramento, le quali dovrebbero scaturire da un dibattito serrato ma pacato, non certo da inutili attacchi personali.

Risposta: L'ho promesso ai miei lettori, caro signor Ferraboschi, che avrei omesso il nome dietro loro richiesta (l'ho chiesto anche a lei, se lo ricorda?). L'idea è quella che il lancio di un sasso nello stagno possa essere anche anonimo.
Detto questo concordo sul fatto che le argomentazioni di chi si nasconde valgano assi meno di quel che potrebbero.


In queste tre lettere, contestando la frase sottolineata nella seconda, tutte le motivazioni per presentare esposto.
E adesso? Direte voi.
Il maresciallo mi ha già chiamato in caserma chiedendomi di rivelare il nome dell’anonimo perché lui possa recapitargli direttamente la contestazione.
Niente da fare gli ho risposto io, che mi sono avvalso del segreto professionale che mi vincola a rispettare la volontà dell'anonimo lettore di rimanere tale. Potevo evitare di pubblicare quella lettera, è vero, ma la scelta avrebbe puzzato un po’ anche quella, a me pare così.
Vedremo se nei prossimi giorni, settimane o mesi verrà qualche magistrato a sequestrarmi il computer sul quale lavoro, o magari a mettere sotto chiave direttamente il server del nostro provider, visto che a tutt’oggi è là che viene ospitata la lettera galeotta.
Oppure mi oscureranno il giornale? Che dite voi: un siffatto drastico epilogo potrebbe arrecare alla querelante gaudio ed un tripudio di soddisfazione? Non lo so, magari anche si, magari anche in qualcun altro che non vuole proprio che di queste cose (vedi situazione ambientale odolese) si parli e si scriva.
Cari lettori, vi terrò aggiornati.


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