Sale la temperatura, fioriscono le alghe

L’innalzamento delle temperature dei giorni scorsi ha provocato il proliferare di fioriture algali e microalgali sul lago d’Idro. Soprattutto queste ultime sono molto evidenti lungo le rive, specie nelle insenature dove finiscono trasportate dalla corrente, ben visibili in particolare al mattino, quando l’acqua è più ferma.

Le immagini inviateci da un nostro lettore sono state scattate ieri mattina sulla spiaggia di Lemprato, a Idro, e mostrano l’accumulo di microalghe a riva, una sorta di mucillaggine maleodorante in decomposizione.

Va detto che i controlli dell’Asl sulla balneabilità del lago, effettuati all’inizio e alla fine di giugno, con prelievi di campioni in 17 spiagge diverse lungo tutto il perimetro del lago, hanno sempre evidenziato valori nella norma (l’ultimo dato disponibili risale al 28 giugno).

Il fenomeno di fioritura algale è un chiaro sintomo che le acque dell’Eridio non godono di buona salute. Con i livelli del lago stabili le alghe prolificano ancora di più.
La situazione è nota da anni: la soluzione è, purtroppo, di là da venire. Il problema principale è il mancato completo collettamento delle acque reflue. Un primo lotto del collettore che porta gli scarichi fino al depuratore di Sabbio Chiese è terminato, ma l’impianto necessita di essere ampliato per poter ricevere gli scarichi da tutti i paesi a monte. Tra Idro e Anfo i lavori sono fermi da mesi, anche a causa di un cambio di programma della nuova amministrazione di Anfo che ha bocciato un progetto dell’amministrazione precedente che prevedeva la costruzione di una pista ciclabile fino a Ponte Caffaro sotto la quale sarebbe stato posto il collettore.

Da un paio d’anni è in corso uno studio dell’Università di Parma, commissionato dalla Regione, che dovrebbe fornire i dati sui quali elaborare delle strategie d’intervento. La Regione, con la firma dell’accordo di programma, si è impegnata ad intervenire anche per migliorare la qualità delle acque.
Anche la Comunità montana aveva commissionato uno studio e ipotizzato un intervento sperimentale con dei “postiglioni” di batteri “mangia-alghe”, cassato dai biologi dell’Università perché potevano compromettere le indagini in corso.
Le diatribe sull’accordo di programma e sulla per le opere compensative non ha fatto altro che dilatare il tempo anche per gli interventi sulla salubrità delle acque del lago.

E anche per questa estate le alghe proliferano. Il battello spazzino in questi giorni è in azione sul lago, ma le microalghe non riesce a raccoglierle.
“Anche se le acque sono balneabili, i turisti quando vedono le alghe tirano dritto – riferisce un operatore turistico di Idro –. Non sono pochi quelli che giunti a Idro, constatando la situazione delle acque, riprendono il cammino per andare a fare il bagno al lago di Ledro”.

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