Tuoni e fulmini

«Il dipendente di un’impresa edile del posto, l’altro giorno ha rischiato parecchio, per colpa di un fulmine che si è abbattuto in località Forte Corno, che si trova in quota sopra il bivio che collega la statale del Caffaro con la valle di Daone.

L’uomo, che vive a Pieve di Bono, teneva tra le mani un flessibile quando vicinissimo a lui si è scaricato un fulmine.
L’operaio è stato scaraventato a terra». A raccontare l’accaduto è il pensionato Diego Filosi, che ha casa da quelle parti e un passato da arrotino di professione.
L’uomo è stato soccorso e visitato da un medico del posto, che ha preferito, per precauzione, farlo trasferire all’ospedale di Tione, per sottoporlo ad ulteriori accertamenti. L'operaio però non avrebbe riportato lesioni, tantomeno ustioni, tant’è che poco dopo è tornato a casa.

Nelle stesso ore, un altro fulmine si è abbattuto su un edificio di proprietà di Pietro Armani, in località Piolino, a monte dell’abitato di Praso, ma lungo il versante che guarda verso Roncone. 
In questo caso la scarica, di forte intensità, ha messo fuori uso l’impianto fotovoltaico. Ma non solo quello. Anche le tubature dell’acqua hanno rilevato guasti irreparabili e le mattonelle del bagno si sono staccate dalle pareti come anche quelle del pavimento.

«Effettivamente - racconta lo stesso proprietario - ho riscontrato parecchi danni all’interno della casa dopo quel temporale. Dirò di più. Se non si va sul posto è quasi  impossibile rendersi conto di quanto accaduto. In vita mia non ho mai visto un simile disastro».
A rendersi conto per primo dell’accaduto è stato il fratello del proprietario, che qualche ora dopo transitava da quelle parti alla ricerca di funghi.

«Ma al di la dei danni interni alla casa, che comunque considero rilevanti, anche il lavatoio esterno in cemento utilizzato da mia moglie per sciacquare è andato in frantumi».
L’ex vice comandante dei vigili del fuoco di Praso era in attesa di un sopraluogo da parte del perito assicurativo, che dovrà costatare gli effettivi danni.

«Voglio capire cosa può essere stato ad attirare la scarica  in casa.
Per fortuna che non eravamo dentro, altrimenti chissà cosa avrebbe potuto succederci».

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