Cinque persone colpite da legionella

Cinque casi di legionella. Tanti sono i pazienti sui quali sono stati riscontrati sintomi riconducibili alla malattia.
Sono stati curati nelle corsie dell’ospedale cittadino per legionella.
Fortunatamente i trattamenti praticati dai medici sono risultati efficaci e sono stati tutti dimessi. Ora stanno bene.

La «legionella» è un batterio del quale sono state identificate oltre 50 specie suddivise in oltre 70 sierogruppi.
Prende il nome dall’epidemia acuta che nel 1976 colpì a Filadelfia (Usa) un gruppo di veterani dell’American Legion, causando ben 34 morti su 221 contagiati. Quella più pericolosa, alla quale sono collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è la «legionella pneumophila».

Secondo le scarne notizie trapelate oltre lo stretto riserbo mantenuto dai responsabili dell’Azienda ospedaliera di Desenzano alla quale fa capo il nosocomio di Gavardo, la vicenda ha coinvolto ben cinque persone. Provenivano da zone differenti ricoverate tutte nello stesso periodo in corsia. Tre furono curate in medicina, due in cardiologia. Alcuni giorni dopo il rientro a casa, avvenuto nello stesso periodo, si sono tutte ripresentate in ospedale con sintomi che hanno fatto pensare alla legionella e per la qual causa sono stati curati. Si sono tutti ristabiliti.
Sono in corso ora accertamenti da parte dell’autorità sanitaria per individuare le eventuali cause ed i luoghi di possibile trasmissione.

L’uomo, secondo la letteratura scientifica, contrae l’infezione attraverso aerosol, inalando cioè piccole goccioline d’acqua contaminate. Quando il batterio entra in contatto con i polmoni di soggetti a rischio può insorgere la legionellosi, spesso in passato scambiata per polmonite. L’infezione può dar luogo a due quadri clinici: la febbre di Pontiac e la Malattia dei legionari, che è anche la forma più grave.
Il batterio si annida prevalentemente negli ambienti acquatici, condotte, impianti idrici, serbatoi, fontane, docce, piscine. Proprio la scorsa estate i controlli Asl diedero riscontri positivi nelle docce delle piscine di Desenzano, anche se per concentrazioni basse.

Dopo la chiusura di una doccia il comune ha installato un apposito impianto di trattamento dell’acqua.

Fonte: Giornale di Brescia

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