«L'acqua è un bene pubblico»

Il Consiglio comunale di Prevalle ha approvato all’unanimità un ordine del giorno relativo alla volontà di mantenere il servizio idrico sotto il controllo pubblico ed anzi di rimarcare la fondamentale rilevanza della risorsa “acqua” ad ogni livello. La delibera impegna ad inserire nello Statuto del Comune queste determinazioni.

Negli ultimi anni il Comune, sollecitato dall’azione del Comitato “L’acqua di Prevalle” (1200 firme raccolte in brevissimo tempo), è stato in prima fila sia nella iniziativa che ha visto 144 Comuni della Regione Lombardia (e tra questi Prevalle è stato il primo nella provincia di Brescia, seguito poi da un’altra trentina) a costringere con una procedura di referendum abrogativo la Regione a modificare la propria legge regionale.
È stata definita da più parti “una vittoria della democrazia dal basso”, che ha annullato l’obbligo per tutti i comuni di cedere le proprie prerogative relativamente all’acqua e ai servizi di rete connessi.

«Nonostante questo successo, decretato dall’accoglimento dei quesiti referendari volti a consentire il mantenimento dell’acqua in mano pubblica – spiega il vicesindaco Paolo Catterina –, i rischi che un decreto dell’agosto scorso imponga la messa a gara del servizio idrico col rischio di consegnarlo in mani private è ancora alto. In questo senso – precisa il vicesindaco – l’ordine del giorno ha inteso richiamare un principio che possa essere una indicazione forte anche per il futuro nella consapevolezza che l’acqua e l’acquedotto di Prevalle sono un vero e proprio tesoro».

Nel corso dell’ultimo anno sul sito del comune sono state pubblicate tutte le analisi effettuate sull’acqua riscontrandone un livello straordinariamente elevato di qualità e di completa assenza di contaminazione.
«L’acqua dell’acquedotto comunale, proveniente da tre pozzi attivi in località Marocchi e Caselle, – ci tengono a ribadirlo gli amministratori prevallesi – non è mai stata addizionata di cloro o altri elementi chimici neanche in minima misura. Viene immessa in rete così com’è e le numerosissime analisi compiute da tre diversi organismi, l’Arpa, l’Asl e un laboratorio privato, ne attestano l’eccellente “stato di forma” sotto ogni profilo: chimico e microbiologico. Le falde da cui proviene l’acqua sono tenute costantemente sotto controllo attraverso i rilievi di un geologo e risultano, per il momento, stabili e non soggette alle variazioni climatiche che negli ultimi anni hanno alternato anni di siccità e piovosità».
Una qualità e un servizio che sono tenuti in grande considerazione a Prevalle seguendo una tradizione consolidata, e che tutti sono decisi a preservare ad ogni costo.
Ma non solo, l’impegno sancito dal Consiglio Comunale prevede anche di destinare qualche risorsa per interventi di costruzione di pozzi o strutture per la distribuzione dell’acqua, attraverso la cooperazione internazionale, in Paesi sprovvisti o gravemente carenti di possibilità di accesso all’acqua. Un modo per far “fruttare questo tesoro locale” condividendolo con chi è meno fortunato.

In foto la centrale Asm di Prevalle

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